Nuovo iPad: in molti si sono chiesti come l’ultimo tablet di Apple potesse eguagliare le performance di iPad 2, almeno in termini di batteria. L’autonomia dichiarata è infatti di 10 ore, 9 se in uso via reti 3G e 4G, ma il Retina Display, così come la stessa connettività avanzata, presuppongono un consumo di energia maggiore. La risposta è da leggersi nelle nuovissime batterie di cui il dispositivo è equipaggiato.
Il nuovo iPad, infatti, monta una batteria da 42,5 watt/l’ora invece che da 25 watt/l’ora del precedente modello, passando così da una potenza di 6944 mAh a una di 11.666 mAh, quasi il 70% in più rispetto a iPad 2. Un incremento non da poco, che riesce così a eguagliarne i tempi di carica nonostante le richieste energetiche ben più ingenti.
Certo, per poter utilizzare questo nuovo tipo di alimentazione, di cui la batteria occupa spazi maggiori a livello di hardware, è stato necessario aumentare lo spessore del nuovo iPad di 0,6 millimetri, spazio necessario anche per l’architettura dei LED sopraelevati rispetto ai canali di segnale del Retina Display. Un compromesso sicuramente sopportabile, che poco si riflette sulle sensazioni tattili – e sul peso – del tablet.
Un altro fattore chiave di questa ottimizzazione d’autonomia è anche il processore A5X, l’upgrade di A5 in versione dual core con grafica quad core. A quanto pare, il chip sarebbe stato costruito con un’architettura da 28 nanometri invece dei 40 della precedente generazione, riducendo così i consumi di energia sia in fase di pausa che in quella di pieno carico. Inoltre, pare che l’aumento della RAM a 1 GB riduca di molto la necessità di interrogare le informazioni salvate sulle memorie flash interne, per un ulteriore aumento dell’autonomia. Non resta che attendere il 23 marzo quando anche noi italiani potremo verificare con mano queste informazioni.