La vicenda legata ai presunti problemi di surriscaldamento del nuovo iPad continuano a tenere banco: questa volta, dopo le continue accuse nei confronti del dispositivo di Cupertino, giungono dai laboratori di PCWorld alcune analisi che sembrerebbero scagionare il neonato della mela morsicata, il quale si comporterebbe in maniera non dissimile rispetto a quanto fatto da altri terminali di diverse aziende. Il nuovo iPad, inoltre, secondo i test non sarebbe particolarmente diverso in termini di surriscaldamento rispetto all’iPad 2.
L’analisi in questione è stata condotta in diverse condizioni, con il dispositivo acceso oppure spento, in carica così come durante l’utilizzo della batteria, in idle e durante l’utilizzo di diverse applicazioni, in alcuni casi anche bisognose di particolari risorse energetiche. Trascurando per un momento i dati relativi alle singole prove, il risultato principale che emerge dai laboratori è che il nuovo iPad non raggiunge temperature di gran lunga superiori rispetto a quelle dell’iPad 2, con una media di pochi gradi in più a causa dei maggiori consumi energetici.
Oltre a non essere riusciti a replicare le temperature riportate da Consumer Reports, poi, i tecnici di PCWorld hanno confrontato il nuovo iPad con il Transformer Prime di Asus ed il Galaxy Tab 10.1 LTE di Samsung. E se nel confronto con l’iPad 2 quest’ultimo ne è uscito vincitore, altrettanto non sembra essere per gli altri due tablet, i quali in diverse circostanze hanno registrato temperature anche superiori al nuovo iPad, benché nelle stesse condizioni di funzionamento. In tutti i casi la maggiore temperatura è stata segnalata durante l’utilizzo del device collegato alla sorgente di alimentazione, con cifre piuttosto simili tra di loro ma in ogni caso più basse in media per il nuovo iPad.
Il nuovo report, insomma, sembrerebbe sfatare quelle che sono state le critiche mosse nei confronti della terza iterazione del tablet di Cupertino, il quale non solo differirebbe di poco in tal senso rispetto al suo predecessore, ma si collocherebbe a cavallo di quanto garantito anche da due dei suoi principali rivali, mettendo in risalto esclusivamente una maggiore richiesta di energia da parte dei componenti interni che inevitabilmente si traduce per motivazioni di natura fisica in una maggiore dissipazione di calore. Il tutto, però, rientrerebbe senza alcun problema entro i limiti stabiliti da Apple per il funzionamento del nuovo iPad.
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