Apple ridefinisce il laptop ultra sottile, per la seconda volta dai tempi di MacBook Air. Con il lancio del nuovo MacBook con schermo Retina, l’azienda conferma la sua capacità di innovare per proporre sul mercato un computer leggerissimo, versatile e dalla componentistica interna davvero stupefacente a livello di miniaturizzazione. E alza, così, tutti gli standard per il resto dell’industria. Quali sono le caratteristiche principali di quello che è già votato per diventare un prodotto di culto?
Nuovo MacBook
Non è stata propriamente una sorpresa per i tanti appassionati del mondo Apple, poiché le caratteristiche erano ormai note da giorni, complici indiscrezioni dall’Oriente e mockup davvero fedeli. Eppure non è solo l’estetica del nuovo MacBook a stupire il pubblico, ma anche la cura costruttiva. E dopo tanti anni d’assenza, con una linea composta unicamente da MacBook Air e MacBook Pro, anche il classico MacBook risorge completamente ridisegnato.
Il laptop, completamente in alluminio anodizzato anche nella cerniera schermo, presenta innanzitutto un profilo davvero sottile: 1,31 centimetri nel lato più alto. Il tutto in 28.03 centimetri di lunghezza e 19,65 di profondità, per un peso totale di 0,92 chilogrammi. L’estetica, ereditata da MacBook Air, si sviluppa innanzitutto attorno a un display Retina da 12 pollici, con risoluzione da 2304×1440 pixel. Sul vano orizzontale trova invece spazio la nuova tastiera edge-to-edge, prodotta con tasti più stabili e dotati ciascuno di singolo led, e del nuovo Force Trackpad. Il dispositivo di imput è particolarmente interessante: oltre a prevedere un click bilanciato, vede l’installazione di un feedback aptico per rendere ancora più significativa l’esperienza d’uso dell’utente. E non è tutto poiché, come nel caso di Apple Watch, il trackpad è in grado di riconoscere anche la forza della pressione per funzioni e gesture aggiuntive.
Piacevole alla vista e distribuito nei colori oro, argento e grigio siderale, è però soprattutto la progettazione interna a stupire l’utente. L’intera scheda logica è stata rivista e migliorata, con un processo di miniaturizzazione che ha permesso la produzione di una scheda di dimensioni davvero ridottissime. Il tutto senza nemmeno la necessità di ricorrere alle ventole, dato anche il poco calore sprigionato dal processore Intel Broadwell Core M. La pecca è forse la RAM on board, a quanto sembra non rimovibile, ma 8 GB di RAM rischiano di essere per molto tempo più che sufficienti per le necessità dell’utilizzatore. Due le tipologie principali:
- Intel Core M 1.1: questo modello viene venduto con un processore Intel Core M dual-core da 1.1 Ghz, con 256 GB di spazio archiviazione;
- Intel Core M 1.2: stesso processore già accennato, ma con frequenza da 1.2 Ghz e 512 GB di spazio archiviazione.
Entrambi i modelli possono essere personalizzati con chipset da 1.3 GHz, mentre per tutti la scheda grafica integrata è un’Intel HD Graphics 5300.
Lo spazio rimanente all’interno della scocca è invece occupato da un’innovativa batteria che, grazie a un sistema di stratificazione delle belle, garantisce la possibilità di elaborare batterie dalle forme più svariate, affinché si possa occupare tutto lo spazio disponibile e garantire un’elevata autonomia, fino a 9 ore giornaliere. Quindi la presa USB Type-C che, oltre ad abilitare le comunicazioni seriali, funge anche da entrata per l’alimentazione oppure per una presa video.
Sebbene la proposta di Apple non sia l’unica degli ultimi mesi con schermo ad alta risoluzione e totale assenza di ventole, la società di Cupertino centra l’obiettivo ricalcando le orme del successo di MacBook Air, sollevando però un nuovo significato di portabilità per l’intera industria. Sta per aprirsi di nuovo la guerra degli ultrabook?