Sky Italia si avvicina a grandi passi al lancio del nuovo Sky On Demand, il servizio che sfrutta la connessione a Internet per portare sui decoder degli utenti un catalogo di oltre 1.000 contenuti suddivisi tra film, serie TV, spettacoli, documentari, cartoni animati ed eventi sportivi disponibili in ogni momento e accessibili tramite la tecnologia “progressive download“, la stessa sperimentata da alcuni anni su BSkyB (la pay TV britannica di News Corporation) che, a differenza dello streaming tradizionale, rende il servizio accessibile anche a quelle fetta di pubblico che non dispone di una connessione ADSL particolarmente performante.
In vista del debutto del nuovo servizio, Sky ha iniziato la trasmissione degli spot dedicati, tra i quali uno con protagonista l’attore Stefano Accorsi impegnato a spiegare agli abbonati la possibilità di scegliere in ogni momento, e direttamente da casa, quale pellicola vedere da un catalogo con oltre 1.000 film tra prime visioni e vecchi capolavori.
Il nuovo Sky On Demand sarà disponibile dai primi di luglio senza costi aggiuntivi per tutti gli abbonati in possesso di un My Sky HD compatibile, seppur con alcune differenze relative alla tempistica di lancio. Inizialmente ad essere abilitati saranno infatti tutti coloro che sono abbonati precedentemente alla data del primo settembre 2011, mentre per tutti gli altri l’accesso al nuovo servizio sarà consentito da novembre.
Unica eccezione saranno quanti, pur non essendo clienti da settembre 2011, avranno fatto abbonare a Sky un amico o parente tramite l’iniziativa “Presenta un amico” o quanti hanno un contratto con Home Pack, l’offerta che unisce ai servizi televisivi via satellite di Sky un abbonamento Internet e voce di Fastweb. Per i clienti rientranti in una delle due “eccezioni” Sky On Demand sarà disponibile da luglio esattamente come per i clienti più vecchi.
E proprio per ampliare la base di utenti che potrà avere accesso al catalogo on-demand, Sky ha annunciato l’arrivo di un nuovo My Sky HD. Si tratta del BSkyB prodotto da Amstrad ma dotato, a differenza dei My Sky HD in circolazione, di un hard disk da 500 GB (gli altri modelli si fermano a 320 GB) che sarà offerto a quanti non hanno un decoder compatibile con il nuovo servizio al prezzo una tantum di 39 euro.
Con il nuovo Sky On Demand, che si affiancherà peraltro all’omonimo servizio diffuso via satellite già da qualche anno, la pay TV di News Corporation si allinea a quelle che sono le tendenze televisive degli ultimi anni e che hanno visto in tempi recenti lo sbarco sul mercato di servizi di catch-up TV come quelli di La7 On Demand, di Rai Replay o, per restare nel campo della TV a pagamento e dei cataloghi on-demand, di Premium Play di Mediaset Premium.
La discesa in campo degli operatori OTT, nonché di nomi come Google e Apple, sta obbligando i broadcaster a diversificare la propria offerta, tanto che il futuro della televisione è sempre più in sinergia con Internet, dando vita a una sorta di fruizione “ibrida” che unisce l’esperienza televisiva tradizionale con le ampie possibilità della Rete che consentono al telespettatore di crearsi in ogni momento il proprio palinsesto personalizzato.
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