Il successore del Galaxy Nexus, smartphone lanciato lo scorso anno grazie alla collaborazione tra Google e Samsung (visibile nella galleria allegata), potrebbe essere affidato a Motorola. Una scelta già ipotizzata da molti, in seguito all’acquisizione della società da parte di bigG per la cifra di 12,5 miliardi di dollari, che torna oggi a far parlare di sé grazie ad alcune nuove indiscrezioni giunte in Rete. L’ipotesi è quella di poter assistere al lancio di un telefono che, oltre a poter contare sui più recenti update di Android, sia caratterizzato da un display edge-to-edge, ovvero che si estende per tutta la larghezza del dispositivo.
Una scelta che metterebbe il produttore al sicuro da qualsiasi attacco sul fronte brevetti. Uno dei punti sui quali Apple ha insistito per trascinare Samsung in tribunale è stato proprio questo: la società sudcoreana è stata messa sul banco degli imputati per aver copiato il design di iPhone e iPad, anche a causa di uno schermo centrato rispetto alla scocca e circondato da bordi. Con una soluzione di questo tipo, il Galaxy Nexus 2 (nome di pura fantasia e comunque improbabile, considerato il coinvolgimento di Motorola) risulterebbe del tutto immune da accuse simili.
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E se qualcuno dovesse temere di poter premere involontariamente i pulsanti o le icone vicine alle estremità laterali del display, niente paura. Google ha già integrato un sistema che permette la visualizzazione o la scomparsa degli elementi come i tasti del menu quando non necessari (ad esempio in Honeycomb o su device come il Galaxy Nexus). Con un display edge-to-edge, inoltre, potrebbero essere adottati dei “virtual bezel”, ovvero dei “bordi virtuali” da mostrare all’occorrenza, facendoli sparire quando non necessari per sfruttare al meglio tutta la superficie frontale dello smartphone, ad esempio durante la visualizzazione di immagini e filmati.