Il chief scientist di nVidia, David Kirk, ha dichiarato in un’intervista che ATI, settore grafico di AMD e rivale storico di nVidia, non ha prodotti competitivi sul mercato e che AMD non ha denaro sufficiente per mantenere le sue promesse.
Secondo Kirk, nonostante AMD sia stata la prima a introdurre una scheda video compatibile DirectX 10.1, a usare il processo produttivo a 55 nanomentri e a realizzare chip grafici con controller audio HD integrato, nVidia è cresciuta dell’80% nell’ultimo quarto del 2007 rispetto all’anno precedente.
AMD è costretta a lottare su due fronti, quello delle GPU e quello delle CPU. Deve sviluppare numerosi prodotti e tecniche di fabbricazione per rimanere competitiva nei confronti di Intel e nVidia.
AMD è stata vittima di un declino perché non è stata in grado di realizzare un’architettura grafica competitiva per quasi due anni, dalla fusione con ATI. Hanno spostato ingegneri dal team GPU a Fusion, un progetto che ha lo scopo di integrare la GPU nella CPU. Per sopravvivere devono fare quattro cose, ma non penso che abbiano abbastanza soldi per farne una.
La prima cosa che devono fare per competere con Intel è lavorare sulla tecnologia di processo, costruendo nuove Fab. La seconda è lo sviluppo della prossima generazione di CPU. La terza, la prossima generazione di GPU, dove nVidia ha investito un miliardo di dollari quest’anno. Infine, la quarta cosa è Fusion, che AMD considera il futuro, ma sul quale al momento non ci sono prove che lo suggeriscano.
AMD ha sviluppato le tecnologie di processo insieme a Chartered e IBM per diversi anni e non ha costruito Fab per questa ragione. Inoltre i processori Fusion integrano tecnologie CPU e GPU già disponibili, che dunque non richiedono ricerca e sviluppo, ma solo lavoro di implementazione.
Gli investimenti, dice Kirk, sono fondamentali per rimanere competitivi sul mercato e lottare contro due avversari molto forti. AMD sta lavorando per migliorare il suo presente, ma sfortunatamente non spende molto tempo per pianificare il suo futuro. Le continue perdite trimestrali e il taglio del 10% della forza lavoro, sicuramente non aiutano a superare questo momento difficile.
In futuro vedremo se AMD riuscirà a realizzare prodotti in grado di farsi valere sul mercato o se, proprio per l’inadeguatezza degli investimenti, dovrà cedere il passo alla concorrenza.