Con la presentazione del SoC (System-on-Chip) Tegra 2, avvenuta all’inizio del mese di gennaio, nVidia ha dichiarato di investire molte risorse nel mercato dei dispositivi mobile.
Questo obiettivo viene oggi confermato dall’accorpamento dei team di sviluppo che si occupano della progettazione dei SoC e dei chipset, formando un nuovo gruppo costituito da 650 ingegneri.
Secondo molti esperti del settore, il 2010 sarà l’anno dei tablet/slate PC da 10 pollici e inferiori, con Apple e HP a fare da apripista con i loro prodotti, a cui si aggiungeranno presto anche Asus, MSI e Archos, che consentiranno anche di aumentare la diffusione di sistemi operativi alternativi a Windows, come Android.
Si può sicuramente affermare che la mossa di nVidia è stata quasi obbligata; infatti, Intel non le consente di realizzare chipset compatibili con processori che integrano un controller di memoria, anche se nVidia è molto ottimista sull’esito favorevole della causa legale in corso contro il chipmaker di Santa Clara.
Anche AMD ha pianificato di progettare nuove architetture di processori che integreranno in un solo chip tutte le funzionalità in precedenza gestite dai northbridge dei chipset. A nVidia quindi non è rimasto altro da fare che chiudere la divisione chipset e spostare gli investimenti verso i SoC.
Grazie alla potenza del sottosistema grafico di Tegra 2, nVidia ha buone probabilità di guadagnare quote considerevoli nel mercato dei dispositivi mobile multimediali, come media player, tablet, smartbook e smartphone. È quindi naturale dedicare maggiori risorse ai SoC per conquistare una posizione di leader in questo settore emergente.