Come tutti sanno, nVidia ha perso la leadership nel mercato delle schede video a vantaggio di ATI, che ha saputo offrire agli utenti delle soluzioni con un ottimo rapporto prezzo/prestazioni.
Nonostante ciò, sul mercato ci sono ancora numerose GPU nVidia, ma solo perché l’azienda ha applicato una discutibile pratica commerciale nota come rebranding.
nVidia ha recentemente dichiarato che i cambiamenti dei nomi dei prodotti è stato espressamente richiesto dai suoi partner OEM che vendono PC completi. HP e Dell, ad esempio, chiedono spesso nuovi prodotti perché hanno bisogno di qualcosa di nuovo da vendere ai loro clienti.
Secondo nVidia, dunque, sono gli OEM che si comportano in maniera disonesta, al limite della truffa. Loro sono “costretti” al rebranding di schede video che comunque non saranno mai vendute sul mercato retail.
Ricordiamo il caso più clamoroso riguardante la GPU G92 prodotta a partire dal 2008. Inizialmente impiegata nella scheda GeForce 8800 GTS, è stata in seguito rinominata in GeForce 9800 GTX, poi in GeForce GTS 200 e infine in GeForce 200M. La stessa serie per notebook GeForce 300M non è altro che un aggiornamento della serie GeForce 200M.
A nVidia basteranno queste “scuse” per riappacificarsi con gli utenti più fedeli e recuperare un po’ di credibilità?