La discussione è la stessa che tiene banco da lungo tempo in ambito videoludico: meglio la grafica su PC o quella delle console al lancio? Secondo NVIDIA non ci sono dubbi. Piattaforme come quelle lanciate da Sony e Microsoft non saranno mai più in grado di superare i computer in termini di prestazioni, nemmeno al debutto delle next-gen sul mercato. Lo ha dichiarato Tony Tamasi, all’interno di un’intervista pubblicata sulle pagine del sito PC PowerPlay.
Con la prima PlayStation e PS2, in un’era non particolarmente buona per la grafica su PC, poteva succedere. L’epoca della PS2 ha coinciso con l’arrivo del 3D sui PC, ma prima di allora le tre dimensioni erano dominate da Silicon Graphics e altre workstation 3D. Sony, SEGA e Nintendo hanno investito per portare la grafica 3D su una piattaforma destinata all’intrattenimento e infatti PS2 era più veloce rispetto a un PC.
Altre piattaforme, altri tempi. Secondo Tamasi oggi le cose sono ben diverse. Già al tempo del salto generazionale verso PS3 e Xbox 360 le due console sapevano offrire prestazioni grafiche paragonabili a quelle dei computer di fascia alta, anche per via di GPU realizzate da AMD e NVIDIA. La società di Santa Clara ha giocato un ruolo di fondamentale importanza in questo processo di evoluzione, investendo circa 1,5 miliardi di dollari ogni anno in ricerca e sviluppo, raggiungendo i risultati che oggi sono sotto gli occhi di tutti.
Uno degli altri limiti appartenenti al passato è quello che vedeva i produttori di schede video per computer dover realizzare hardware restando sotto la soglia dei 75 o 100 W di assorbimento. Solo i passi in avanti fatti registrare nell’ambito della produzione di chip e transistor hanno portato al giusto compromesso tra potenza di calcolo e consumo energetico.
Stiamo costruendo GPU che rappresentano il limite massimo di quanto possibile con le attuali tecniche di fabbricazione. Nessuno può realizzare qualcosa di più grande o potente di ciò che si trova oggi sul mercato PC. Semplicemente non è possibile, al contrario di quanto accadeva con le precedenti generazioni di console. Tenendo in considerazione le limitazioni tecniche, il meglio che una console può fare è offrire al momento del lancio sono prestazioni pari ai migliori PC di quel momento. Un anno dopo sarà già più lenta.
La questione andrebbe analizzata anche dal lato software, ovvero considerando il lavoro svolto dagli sviluppatori e l’evoluzione degli engine impiegati nei giochi. Tra due mesi esatti sarà possibile fare analisi approfondite sulle potenzialità di PlayStation 4 e Xbox One, per capire se il futuro prospettato da Tamasi può ritenersi credibile o meno.