La prossima settimana ATI annuncerà le prime schede video compatibili con le librerie DirectX 11, in anticipo di quasi due mesi rispetto alle GPU GeForce GT300 di nVidia.
Mentre ATI ripone molte speranze nelle nuove librerie grafiche integrate in Windows 7, nVidia non crede che possano contribuire ad aumentare le vendite.
Mike Hard, vice presidente del settore relazioni con gli investitori, ha dichiarato:
Le DirectX 11 non saranno la ragione principale per acquistare una nuova GPU, ma sarà uno dei motivi. È per questo che Microsoft è al lavoro con l’industria per permettere più libertà e più creatività nel modo in cui si crea il contenuto, e le nuove funzionalità delle DirectX 11 consentiranno alle persone di fare questo. Ma che non è l’unica ragione, a nostro avviso, per cui i consumatori investiranno in una GPU.
Secondo nVidia, quindi, non saranno gli effetti visuali avanzati presenti nei giochi futuri o l’incremento di prestazioni dei processori grafici compatibili DirectX 11, che porteranno gli utenti ad effettuare un upgrade della GPU. Il vero motivo sarà la possibilità di utilizzare la GPU come co-processore della CPU per eseguire software general-purpose che si basa sulle tecnologie GPGPU.
Sembra che nVidia cerchi di ridurre l’importanza delle DirectX 11 per due ragioni principali. Una ragione è la presentazione ritardata delle sue GPU rispetto a quelle di ATI, l’altra ragione è l’incompatibilità della sua tecnologia CUDA con gli standard aperti OpenCL e DirectCompute 11 (DirectX 11 Compute Shaders).
I Compute Shaders permetteranno infatti l’esecuzione di codice non strettamente legato alla generazione dell’immagine e quindi sarà possibile utilizzare la potenza della GPU per eseguire algoritmi di calcolo generico. nVidia potrebbe dunque perdere l’attuale vantaggio ottenuto con CUDA, in quanto gli sviluppatori software saranno maggiormente interessati a realizzare applicazioni compatibili con uno standard aperto.