nVidia come ATI: anche la casa californiana segue l’esempio della “rivale” che già diverso tempo fa, più di un anno per la precisione, aveva messo in commercio i primi modelli di schede video nativamente compatibili con le DirectX 10.1.
Una decisione che lascia un po’ “spiazzati” in un certo senso, specie se si considera che nVidia ha sempre affermato come i vantaggi delle nuove DirectX 10.1 rispetto alle DirectX 10 non siano stati tali da “giustificare” l’impiego di risorse nello sviluppo di GPU nativamente compatibili, preferendo quindi aspettare l’uscita, peraltro ormai imminente, delle nuove DirectX 11.
Per questo la mossa di nVidia di mettere in commercio due nuovi prodotti come la GT216 e la GT218 compatibili con DirectX 10.1, appare, per certi aspetti, non poco sorprendente. Una scelta forse dettata dalla constatazione, chiaramente dimostrata da diverse prove pratiche, dei benefici che le nuove API di Microsoft hanno portato nell’elaborazione di alcuni giochi 3D, rendendo quindi più che “sensata” la produzione di schede video pienamente compatibili.
Tra le novità introdotte dalle DirectX 10.1 vi sono infatti alcune soluzioni che consentono un sensibile aumento delle prestazioni, miglioramento reso possibile grazie all’introduzione della modalità MSBRW (Multi-Sample buffer read & write), la quale ha sostituito il tradizionale sistema di gestione dell’antialiasing chiamato MSAA.
Una modifica che ha fatto in modo che, a differenza di quanto accadeva con le DirectX 10, per cui con l’MSAA si doveva processare ed elaborare ogni singolo pixel, con l’MSBRW si potrà sveltire l’intero processo grazie alla possibilità di accedere alle informazioni di interi pixel senza doverli processare.
Novità che aggiungono miglioramenti di rilievo quindi e che, a quanto pare, nVidia non poteva “ignorare”. Una scelta che comunque va a vantaggio del cliente, il quale avrà adesso a disposizione la possibilità di scegliere le GPU di nVidia per poter sfruttare in pieno un’esperienza di visione di grande qualità.