Come da poco riportato sulle pagine di Bloomberg, sembra ormai quasi ufficiale che NVIDIA deciderà di fare un passo indietro per quel che riguarda l’acquisizione di ARM. Si parla di un progetto nato a settembre del 2020, che però – nonostante le ottime intenzioni di entrambe le compagnie – non è mai all’effettivo stato certo.
Infatti, parlando di due veri e propri colossi del settore della tecnologia, diverse autorità hanno confermato che l’unione delle compagnie potrebbe creare una situazione di monopolio, che ovviamente va evitata in ogni modo.
NVIDIA potrebbe ritirarsi definitivamente dall’acquisizione di AMD
Parliamo nello specifico del colosso delle schede video, che però in realtà ha i piedi in diverse scarpe, fra software e hardware, e dei creatori dell’architettura ARM, che tuttavia al momento (come probabilmente sarebbe in ogni caso) lavora anche con diverse competitor dell’azienda verde, fra cui anche Intel e AMD. Non è ancora chiaro al 100% che l’acquisizione sia saltata una volta per tutte, ma c’è da dire che si parla di problemi con l’antitrust da ormai moltissimi mesi, e che a quanto pare NVIDIA abbia ormai rinunciato una volta per tutte all’acquisizione, esponendosi anche al pagamento di una tassa piuttosto salata.
L’acquisizione di 40 miliardi di dollari circa, se non portata a termine costerà a NVIDIA molto, fra cui di certo 1,25 miliardi di dollari, che come confermato in tal caso verrebbero trattenuti da SoftBank. Quest’ultima, si è esposta ancora in maniera positiva verso l’accordo, e mentre l’ufficialità dell’abbandono del colosso delle schede grafiche dal tutto non è ancora giunta, le speranze non sono ancora morte del tutto.
Non è al momento chiaro sé e quando NVIDIA avrà modo di comunicare il tutto in via pubblica, dopo che un portavoce della compagnia ha riferito a Bloomberg le informazioni in questione, come anche l’ammontare di sanzioni che verrebbero applicate in tal caso.