NVIDIA ha annunciato la nuova architettura Volta per GPU durante l’annuale conferenza GTC in corso a San Jose (California). Il primo processore grafico basato su Volta è il Tesla V100, grazie al quale sarà possibile incrementare drasticamente le prestazioni dei supercomputer dedicati al machine learning, al deep learning e all’intelligenza artificiale. La GPU troverà posto anche sulle self-driving car prodotte da Toyota.
NVIDIA Volta prenderà il posto di Pascal, rispetto alla quale offre un incremento prestazionale fino a cinque volte. A titolo di confronto, l’architettura consente di eseguire calcoli per il deep learning ad una velocità equivalente a quella di 100 CPU. La prima GPU basata su Volta è la GV100 con 5.376 CUDA Core, 672 Tensor Core e 84 SM per un totale di oltre 21 miliardi di transistor realizzati con tecnologia di processo a 12 nanometri. Nella Tesla V100 sono stati attivati solo 80 SM per motivi di resa produttiva, quindi il numero di CUDA Core e Tensor Core è leggermente inferiore (5.120 e 640 rispettivamente).
Sulla scheda, accanto alla GPU funzionante a 1.455 MHz, ci sono anche 16 GB di memoria HBM2 con bus a 4.096 bit e una larghezza di banda di 900 GB/sec, 50 volte maggiore rispetto alla precedente generazione. Tesla V100, disponibile anche in versione PCI Express, offre una potenza pari a 15 TFLOPS nei calcoli in virgola mobile a 32 bit, 7,5 TFLOPS a 64 bit e 120 TFLOPS nelle operazioni Tensor, ovvero quelle necessarie per il training delle reti neurali.
Il TDP è lo stesso (300 Watt) della Tesla P100 basata sull’architettura Pascal, ma NVIDIA promette una maggiore efficienza energetica. Il supercomputer DGX-1V con otto Tesla V100 sarà in vendita nel terzo trimestre ad un prezzo di 149.000 dollari.