Obama spiega il piano per la sicurezza online

Il presidente degli Stati Uniti ha esposto il nuovo piano per rilanciare la sicurezza online e garantire il diritto alla riservatezza dei cittadini americani. Obama si è inoltre impegnato personalmente a preservare valori e principi della net neutrality
Obama spiega il piano per la sicurezza online
Il presidente degli Stati Uniti ha esposto il nuovo piano per rilanciare la sicurezza online e garantire il diritto alla riservatezza dei cittadini americani. Obama si è inoltre impegnato personalmente a preservare valori e principi della net neutrality

«Il ciberspazio è reale. E lo sono anche i rischi che si porta dietro». Con queste parole Barack Obama ha segnato il punto di partenza per la nuova politica sulla protezione dei dati e degli utenti online della sua amministrazione. Il presidente degli Stati Uniti, da sempre molto attento alle istanze della Rete, ha promesso nuove azioni per garantire la sicurezza dei dati che circolano su Internet, impegnandosi a porre contemporaneamente dei precisi limiti per tutelare gli utenti dagli sguardi indiscreti del governo.

Con il suo discorso pronunciato durante lo scorso venerdì (29 maggio), Barack Obama ha voluto riaffermare la fermezza nel gestire le informazioni online per garantire la sicurezza dei cittadini americani, senza però dimenticare le numerose associazioni per i diritti degli utenti da tempo impegnate nella difesa della privacy online e alla ricerca di una genuina neutralità della Rete. L’impegno da parte della nuova amministrazione sembra non mancare e può essere colto anche da alcuni semplici dettagli: a differenza del suo predecessore George W. Bush, che aveva reso top secret buona parte delle procedure adottate per contrastare i crimini informatici, il nuovo presidente degli Stati Uniti ha fornito molti dettagli sulle strategie da utilizzare nel corso dei prossimi mesi per garantire la sicurezza online.

Stando alle prime informazioni, Obama procederà nel corso delle prossime settimane alla designazione di un coordinatore, che avrà il complicato incarico di rendere meno eterogenei gli approcci per contrastare il cybercrime attualmente adottati dalle agenzie governative. Nei casi più complessi il contatto privilegiato del nuovo coordinatore sarà direttamente il Presidente, con il quale potrà consultarsi per elaborare la migliore strategia per contrastare una specifica minaccia online. Il tutto sarà realizzato non solo per garantire la sicurezza del paese nel caso di attacchi esterni, ma anche per tutelare la privacy e la vita delle famiglie americane.

«So bene che cosa si prova quando la propria privacy viene violata perché è successo anche a me e alle persone che mi stanno vicino. Non è un segreto che per la mia campagna presidenziale siano state utilizzate Internet e la tecnologia per trasformare la nostra politica. Ciò che non è molto conosciuto è che durante le elezioni gli hacker sono riusciti a penetrare nei nostri sistemi computerizzati» ha confidato Barack Obama durante il suo intervento, aggiungendo poi scherzosamente: «A tutti voi che avete donato per la nostra campagna: state sereni, la raccolta fondi è rimasta intatta».

L’attacco, avvenuto tra agosto e ottobre 2008, portò al furto di alcune informazioni sensibili legate alla campagna elettorale e richiese l’intervento della CIA e dell’FBI per rendere nuovamente sicuri i sistemi violati. «Si è trattato di un efficace promemoria: nell’era dell’informazione, una delle più grandi nostre forze – nel caso specifico la possibilità di comunicare con un ampio numero di sostenitori attraverso Internet – si sarebbe potuta tramutare in una delle nostre più grandi debolezze» ha dichiarato Barack Obama, sottolineando ancora una volta come la Rete offra numerose opportunità, ma richieda anche la possibilità di intervenire tempestivamente laddove si verifichino problemi legati alla sicurezza dei dati e degli utenti.

Il nuovo piano dell’amministrazione Obama per la sicurezza della Rete non passerà solamente attraverso l’adozione di nuove strategie per contrastare gli attacchi online, ma sarà anche orientato a creare un cambiamento culturale tra gli utenti, chiamati ad avere una maggiore consapevolezza dei benefici e dei rischi offerti da Internet: «Inizieremo una campagna nazionale per promuovere una maggiore consapevolezza sulla sicurezza online e l’alfabetizzazione digitale a partire dai consigli di amministrazione fino alle classi scolastiche, costruendo così una nuova forza lavoro digitale per il XXI secolo. […] Questo perché non è sufficiente per i nostri bambini e per gli studenti padroneggiare le tecnologie di oggi – social network, email, SMS e blog – abbiamo bisogno che diventino dei pionieri in grado di creare le soluzioni tecnologiche che ci consentiranno di utilizzare più efficacemente i nuovi media e ci permetteranno di prosperare nel futuro».

La determinazione del nuovo presidente sul tema della Rete non manca e traspare anche dall’ultimo impegno assunto solennemente alla fine del lungo discorso sulla sicurezza dei dati e la lotta al cybercrime: «Lasciatemi dire anche chiaramente che cosa non faremo. La nostra ricerca della sicurezza online non includerà – lasciatemelo ripetere, non includerà – il monitoraggio dei network del comparto privato o del traffico Internet. Proteggeremo e conserveremo la privacy di ogni individuo e i diritti civili che tanto amiamo come americani. Infatti, ribadisco fermamente il mio impegno per la net neutrality così che Internet possa rimanere così come dovrebbe sempre essere: aperta e libera».

Gli impegni sul fronte della cybersecurity da parte della nuova amministrazione non mancano, ma il passaggio dall’annuncio alla pratica potrebbe rivelarsi meno semplice del previsto. Il discorso di Obama è stato accolto con molta cautela dagli esperti di sicurezza online, desiderosi di approfondire le nuove strategie proposte dal Presidente per arginare i crimini e gli attacchi informatici prima di esprimere un giudizio definitivo sul nuovo corso. I prossimi mesi saranno decisivi.

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