Entro la fine del 2012 saremo proiettati definitivamente nel mondo della fantascienza: quel che Google intende proporre, infatti, è qualcosa che fino ad oggi era stato soltanto immaginato dagli effetti speciali di qualche produzione cinematografica. All’apparenza si tratterà di un semplice paio di occhiali, probabilmente dal design sportivo; nella pratica sarà invece un dispositivo avanzato, connesso alla rete ed in grado di traslare l’utente in una realtà aumentata e parallela.
Il rumor aveva già preso piede nelle settimane scorse ed ora viene rilanciato dal New York Times con tanto di dettagli ulteriori. Secondo quanto trapelato da fonti vicine al gruppo, infatti, il dispositivo sarebbe già stato completato nei Google X Labs ed ora in fase di test: entro la fine dell’anno potrebbe essere pronto per lo sbarco ufficiale sul mercato ed il prezzo stimato di distribuzione potrebbe aggirarsi tra i 250 ed i 600 dollari. Non saranno occhiali da indossare con continuità (probabilmente l’adattamento alla vista impone un uso razionato), ma il device potrà offrire comunque una esperienza d’uso “magica” che renderebbe lo strumento un “must-have” per i più nerd.
Il modello già disponibile nella gamma Oakley potrebbe essere la base su cui prende il via il progetto: la collaborazione della casa di produzione con Motorola (già attiva ad esempio su device come il MotoACTV), del resto, è l’anello che lega assieme le parti e che potrebbe portare allo sviluppo di una nuova gamma basata su Android e tale da proiettare sulle lenti un flusso di informazioni con il quale interagire.
Un dispositivo di questo tipo potrebbe potenzialmente:
- sovrapporre alla realtà le indicazioni stradali di Google Maps;
- interpretare la realtà tramite Google Goggles;
- trasmettere flussi audio in streaming;
- visualizzare notifiche provenienti dal proprio mondo online;
- abilitare chiamate vocali;
- consentire lo scatto e l’upload di fotografie;
- fornire servizi di geolocalizzazione;
- notificare appuntamenti da un calendario.
Il limite è la fantasia. Il limite è il timore di ragionare nell’area della fantascienza invece che della scienza. Ma queste due aree entro il 2012 potrebbero avvicinarsi ulteriormente, toccarsi, confondersi: Google intende porsi tra gli occhi dei suoi utenti e la realtà esterna, proiettato su un paio di lenti.
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