Oculus Rift CV1, iFixit svela la magia

Dopo quattro anni di sviluppo e due Developer Kit, da pochi giorni è possibile acquistare la versione consumer di Oculus Rift. Il visore per la realtà virtuale è finito quindi tra le mani degli esperti di iFixit che hanno effettuato il tradizionale teardown per mostrare i singoli componenti utilizzati e svelare al pubblico come è stato realizzato il dispositivo che genera le immagini virtuali.

Rispetto alle precedenti versioni, l’azienda ha apportato diversi miglioramenti. Innanzitutto, il singolo display a 1080p (lo stesso del Galaxy Note 3) del DK2 è stato sostituito da due pannelli OLED con una risoluzione totale di 2160×1200 pixel, montati direttamente sulle lenti. È stato inoltre cambiato il sistema che aggiusta la distanza tra le pupille. Invece delle lenti circolari in plastica dei Developer Kit, Oculus ha usato due lenti di Fresnel asimmetriche. Questo tipo di lenti offre lo stesso angolo di visione e la stessa lunghezza focale, ma con meno materiale. La presenza di prismi concentrici consente di migliorare la messa a fuoco e ridurre le distorsioni.

Per avere un’esperienza “immersiva”, Oculus ha integrato un sistema di tracciamento della testa a 360 gradi che utilizza un numero elevato di LED ad infrarossi, rilevati dalla fotocamera IR, denominata Constellation. Nella parte superiore del visore è presente la scheda madre sulla quale sono saldati tutti i componenti, tra cui il processore ARM Cortex-M0, il controller USB 3.0 e l’accelerometro a sei assi.

Al termine del teardown, iFixit ha assegnato al visore un punteggio di 7/10. Palmer Luckey, fondatore di Oculus VR, ha apprezzato molto il lavoro degli esperti, consigliando anche di “andare più a fondo” nello smontaggio. Oculus Rift costa 699 euro e richiede un PC molto potente. I controller Oculus Touch saranno in vendita nel secondo semestre.