Una fotografia che evidenzia la situazione della diffusione della banda larga e della televisione digitale nei paesi dell’OCSE. Si può riassumere così il rapporto che l’Ofcom, l’autorità indipendente cui competono le regole da stabilire per le società di comunicazione nel Regno Unito, ha presentato nelle scorse ore.
Per quanto riguarda la banda larga, essenzialmente sono due gli argomenti su cui le attenzioni del rapporto si sono concentrate: si tratta della percentuale di connessioni veloci rispetto al totale e dei prezzi praticati dai provider nei vari paesi.
Per quanto riguarda le connessioni veloci, cioè quelle che superano la velocità di 8 Mbit/s, non brilla certo la Gran Bretagna, dove solo il 10% supera tale soglia, mentre fanno decisamente meglio la Francia, con il 26&%;, la Svezia, con il 33%, e l’Olanda, con il 37%.
La situazione è diversa quando invece vengono presi in considerazione i prezzi, per cui il Regno Unito si piazza al primo posto offrendo il prezzo medio per l’accesso alla banda larga di soli 16 euro al mese, facendo registrare una discesa del dato pari al 10,1% dal 2003 ad oggi.
Restano così staccati gli USA, dove la media si ferma a 20 euro al mese, e la Spagna, che mostra di avere il prezzo più alto per l’accesso a Internet veloce, pari a 25 euro al mese. Si piazza nelle posizioni mediane l’Italia, dove il costo medio di un abbonamento è di 23 euro al mese.
Sempre il Regno Unito ottiene poi due importanti primati, attestandosi come il paese con le migliori condizioni per le connessioni su reti 3G e HSPA, con il 93% della popolazione coperta, oltre a confermare la posizione di assoluta avanguardia nella diffusione della TV digitale, facendo registrare un incremento del 3,2% nelle diffusione di digitale terrestre, satellite e IPTV contro l’1,7% italiano, anche se proprio al paese di Dante resta il primato di coloro che la TV digitale la guardano di più rispetto agli altri.