AT&T e America Movil, la più grande società messicana di telefonia, hanno presentato a Pirelli due distinte offerte per l’acquisto complessivo dei due terzi delle azioni di Olimpia, società che controlla il 18% di Telecom. L’offerta è stata indirizzata a Pirelli in quanto detiene l’80 percento delle quote di Olimpia risultandone quindi il socio maggioritario.
Un Cda straordinario di Pirelli ha valutato favorevolmente la proposta e pertanto si è dato mandato al presidente Marco Tronchetti Provera di procedere nelle negoziazioni con una trattativa in esclusiva che durerà fino al 30 Aprile. Entro un mese si dovrà quindi chiudere una operazione da 4.6 miliardi di euro: le azioni Telecom Italia detenute da Olimpia sono state infatti valutate 2,82 euro per azione. Tale valore è inferiore al prezzo di carico di Pirelli di 3 euro, ma decisamente al di sopra di un prezzo di mercato che si attesta attualmente sui 2 euro (con quotazione ovviamente in forte crescita durante le contrattazioni odierne a Piazza Affari).
In base a quanto previsto dal patto stipulato il 18 ottobre 2006, alle nostrane Mediobanca e Generali viene riconosciuto il diritto di prelazione sulle azioni di Olimpia. Naturalmente gli italiani dovranno a questo punto fare una proposta almeno pari a quella degli stranieri, cosa che al momento appare alquanto ardua: «qualora la prelazione venisse esercitata, sarà riconosciuto ad AT&T e America Movil un indennizzo pari a 16 milioni di euro» (ANSA). Le due società telefoniche si impegnano inoltre ad acquistare entro un anno dalla acquisizione le rimanenti quote di Olimpia detenute ancora da Pirelli e Sintonia della famiglia Benetton (già edizione holding).
Da Generali giunge commento positivo sull’iniziativa, ma non viene resa nota la posizione del gruppo: il diritto di prelazione scatterà solo dopo l’offerta ufficiale d’acquisto e solo a quel punto Generali e Mediobanca scopriranno le proprie carte. Secondo alcune interpretazioni, però, è giunta la resa dei conti: «con il via libera a trattative esclusive con AT&T e America Movil, Marco Tronchetti Provera mette tutti i contendenti di fronte alle loro responsabilità, senza chiudere la porta a Mediobanca e Generali. Se, tuttavia, il sistema Italia non vuole vedere entrare messicani ed americani in Telecom Italia, a questo punto deve mettere i soldi sul piatto».
La notizia è stata accolta con una certa preoccupazione dal Governo: con una nota viene comunicato che «il ministro Gentiloni, così come il vertice del Governo sono stati informati solo nel pomeriggio di domenica della riunione straordinaria del Cda di Pirelli, convocata per valutare le offerte di acquisto di Olimpia. Il Governo seguirà con grande attenzione l’evolversi della situazione». La politica si divide tra opinioni di rigetto e posizioni di apertura, mentre il vice ministro dell’Economia Vincenzo Visco ha già smentito la possibilità di esercitare un’opzione per fermare la trattativa: «mi ricordo di aver chiesto in passato per una vicenda simile se la golden share fosse utilizzabile. La risposta è che la golden share c’è ma non è applicabile».