Il prossimo Office 12 sarà basato completamente su Microsoft Office Open XML Formats, ovvero sull’XML (eXtensible Markup Language). La notizia, diramata direttamente da Redmond, configura scenari molto diversi per il nuovo Office in arrivo in quanto i file godranno di maggiori compatibilità non solo all’interno della suite Microsoft, ma anche nei confronti di produttori terzi.
I prodotti interessati sono in particolar modo Word, Excel e PowerPoint, i cui file verranno rinominati da .doc a .docx, da .xls a .xlsx e da .ppt a .pptx. Per i possessori dell’Office attualmente sul mercato (Office 2000, Office 2003, Office XP) sarà possibile scaricare un apposito tool che permette di aprire i file salvati nel nuovo formato, mentre per i possessori del nuovo Office 12 sarà possibile scegliere di default sia il nuovo tipo di salvataggio, sia quello antecedente. Allo stesso tempo i file attuali saranno pienamente leggibili e compatibili con il prossimo Office (in arrivo nel 2006).
Da non sottovalutare il fatto che il nuovo formato basato su XML permetterà di ottenere file di dimensione molto minore, con una riduzione che può arrivare anche al 50%. Inoltre sarà possibile accedere anche a file corrotti, riuscendo a recuperare almeno le porzioni non intaccate dal danno. L’evoluzione ha infine portata ancor più ampia se si considera che l’XML è visto come uno strumento fondamentale all’approdo del cosiddetto Web semantico, già obiettivo e raccomandazione W3C (una indicativa esemplificazione del concetto è proposta da html.it).
Per maggiori dettagli sull’introduzione radicale dell’XML in Office, Microsoft rinvia al prossimo TechED 2005: la prima dimostrazione pubblica delle novità di Office 12 è prevista per il 6 Giugno. Per Charles F. Goldfarb, l’inventore originario del formato XML (correva l’anno 1970), trattasi del «culmine di un sogno durato 35 anni». Nel contempo l’annuncio scatena le prime contestazioni: se da una parte la domanda è perchè Microsoft non usi altri formati aperti e si butti proprio sull’XML, ulteriore punto interrogativo concerne una scelta di mercato con cui Microsoft potrebbe voler semplicemente difendere le proprie posizioni in ambito desktop.