Una technology preview entro l’anno, una beta entro il 2009: sono questi i tempi previsti per il passaggio (progressivo e non completo) della suite Office dal client al browser, da applicazione a servizio. Le pressioni di un concorrente come Google hanno imposto un ripensamento dell’offerta Microsoft ed ora, in concomitanza agli annunci di Azure e Windows 7, il gruppo di Redmond scopre le proprie carte anche per quanto concernente la suite di produttività più nota al mondo.
L’idea di fondo è quella di andare a coprire un mercato ad oggi scoperto, senza per questo dimenticare la suite per come fino ad oggi è stata concepita. La versione web-based è stata progettata in parallelo ad Office 14 e dovrebbe consistere in un servizio dalle minori funzionalità rispetto all’omologa applicazione in grado di girare in locale. Così facendo Microsoft lascerebbe ad Office 14 il trono della suite più completa ed utile per i lavori di maggior caratura, senza per questo perdere il contatto con la propria utenza in quei segmenti che nelle Google Apps ha visto una nuova opportunità di risparmio.
I tasselli di Office che troveranno una nuova dimensione web-based saranno Word, Excel e PowerPoint. L’offerta, però, sarà duplice: da una parte vi sarà il sito Office Live dedicato all’utenza consumer, dall’altra vi sarà il Microsoft SharePoint Server per accomodare l’utenza business. Chris Capossela, a capo della divisione Business di Microsoft, ha voluto sottolineare nell’occasione l’importanza di una suite che diventerà accessibile tanto da pc quanto da telefono, rivangando il concetto di «software-plus-service» già alla base di tutto il progetto Microsoft per la trasposizione verso il Web della propria offerta tradizionale.
Per l’utenza business l’adozione della nuova versione web-based di Office 14 sarà possibile sulla base di una sottoscrizione o di “volume licensing”. Nella dimensione consumer, invece, alle offerte di sottoscrizione verranno affiancati spazi per l’advertising utili a rimpolpare un approccio alla fruizione meno redditizio rispetto alla formula di acquisto del software che ha fin qui fortemente foraggiato i bilanci Microsoft. Occorre infatti ricordare come Office sia una delle voci più importanti nel flusso di entrata dell’azienda di Redmond: il cambiamento in atto risulta pertanto oltremodo cruciale per il futuro del gruppo, costretto ad innovare la propria offerta cambiando altresì progressivamente il proprio consolidato modello di business.