Aggiornamento del 12 febbraio: Microsoft ha deciso di non installare più l’estensione in maniera automatica.
Come promesso a settembre 2018, l’azienda di Redmond ha incluso Microsoft Search in Office 365. A partire da metà febbraio 2020, la tecnologia di ricerca verrà utilizzata anche da Bing all’interno di Chrome attraverso l’estensione disponibile sullo store di Google. Questa decisione ha subito sollevato critiche nei confronti di Microsoft.
Microsoft Search è una soluzione di ricerca unificata che permette di trovare informazioni contestuali, sfruttando i dati delle applicazioni incluse nella suite Office 365. I risultati sono ottenuti tramite la tecnologia Microsoft Graph e l’intelligenza artificiale di Bing. A partire dalla versione 2002 di Office 365 ProPlus verrà installata l’estensione Microsoft Search in Bing che rende Bing il motore di ricerca predefinito per Chrome. Ciò avverrà sia per nuove installazioni della suite di produttività che in seguito all’aggiornamento di installazioni esistenti.
Microsoft spiega che gli utenti aziendali che usano Chrome potranno sfruttare la tecnologia Microsoft Search per accedere alle informazioni più pertinenti direttamente dalla barra degli indirizzi del browser. L’estensione non verrà installata se Bing è già il motore di ricerca predefinito per Chrome.
C’è solo un piccolo problema: gli amministratori IT non vogliono che Microsoft imponga Bing come motore di ricerca predefinito, ma la scelta dovrebbe essere opzionale (opt-in). Invece il passaggio a Bing viene forzato e le aziende possono evitare l’installazione dell’estensione solo tramite Office Deployment Tool o Criteri di gruppo. È possibile tuttavia passare al precedente motore di ricerca disattivando Bing nelle impostazioni oppure rimuovere l’estensione con un comando specifico.
Alcuni utenti hanno aspramente contestato la scelta di Microsoft, affermando che la modifica del motore di ricerca equivale ad un tipo di attacco informatico denominato “browser hijacking“. L’estensione verrà inizialmente installata solo in sette paesi (Stati Uniti, Regno Unito, Canada, Francia, Germania, India e Australia).