Microsoft gonfia il petto di orgoglio per merito del proprio servizio Office 365: quest’ultimo è diventato infatti il primo strumento per la produttività basato sul cloud computing a rispettare quelli che sono gli standard in materia di sicurezza e protezione delle informazioni degli utenti previsti sia dalla normativa dell’Unione Europea che da quella degli Stati Uniti d’America.
Per raggiungere tale obiettivo l’azienda di Redmond ha lavorato tanto dal punto di vista tecnico, implementando nuove funzionalità volte a salvaguardare l’integrità dei dati archiviati presso i propri server e garantire che nessuno al di fuori del legittimo proprietario possa accedervi, quanto dal punto di vista legale, rispettando quelle che sono le direttive imposte dall’UE e dagli USA per far sì che un servizio online possa essere ritenuto sufficientemente affidabile nella gestione delle informazioni degli utenti.
Microsoft ha dunque abbracciato la Data Protection Directive proposta dalla Commissione Europea, le cui clausole impongono stringenti regole per far sì che la privacy degli cittadini del Vecchio Continente possa essere salvaguardata non solo all’interno dei confini europei, bensì anche qualora dovessero accedere ai servizi offerti dal gruppo statunitense da Paesi non membri dell’Unione Europea. Negli USA, invece, il gruppo guidato da Steve Ballmer è riuscito a rispondere a quelli che sono i canoni previsti dall’Health Insurance Portability and Accountability Act.
Il settore del cloud computing, del resto, è attualmente in una fase di rapida espansione non solo in contesti domestici ma anche e soprattutto professionali, con il segmento business sempre più interessato ai servizi offerti dalla nuvola: Microsoft ha dunque compreso come sia necessario garantire loro un elevato standard di sicurezza per rendere i propri prodotti maggiormente attraenti ed in tal senso si registra l’apertura del portale Office 365 Trust Center, il quale mette a disposizione tutte le informazioni necessarie per comprendere al meglio il modus operandi del servizio di Redmond in termini di privacy e protezione.
Ora la candidatura di Office 365 come soluzione accessibile per la pubblica amministrazione si fa più consistente: la soluzione Microsoft ha voluto assolvere per prima a tutte le richieste della PA cercando così una testa di ponte per entrare in un mercato che potrebbe presto farsi estremamente remunerativo.