Sono già passati dieci anni dalla scomparsa di Steve Jobs: era infatti il 5 ottobre del 2011 quando il co-fondatore di Apple si spense a seguito di gravi problemi di salute, appena pochi giorni dopo il lancio di iPhone 4S, uno dei tanti successi della sua azienda. Jobs era nato il 24 febbraio del 1955 da madre svizzera e padre siriano, ma era stato adottato poco dopo da una famiglia statunitense. Negli anni ’70, con l’amico Steve Wozniak, ebbe un’intuizione che poi si rivelò geniale: portare l’universo dei computer, ai tempi pensato e disponibile solo a livello industriale, anche al consumatore comune.
Così nel 1976 i due fondarono Apple e, lo stesso anno, presentarono Apple I, il primo computer domestico della storia in vendita a 666 dollari. Il suo successo segnò l’inizio di una serie di intuizioni geniali che avrebbero cambiato il corso della storia della tecnologia. L’Apple I fu seguito da numerosi altri modelli, tra cui il primo Macintosh nel 1984 e via via tutti gli altri che si sono susseguiti nel corso degli anni, dai PowerBook colorati agli iPod e ai iMac, fino al lancio dei Mac dotati di processori Intel nel 2005, di iPhone nel 2007 e di iPad nel 2010.
In occasione dello Steve Jobs Day, che si celebra ogni anno il 16 ottobre (data in cui Apple tenne un memoriale alla Stanford University) per volontà dell’allora governatore della California Jerry Brown, il primo a inaugurare le celebrazione è stato Tim Cook, il quale ha ricordato il compianto amico con un messaggio sulla piattaforma Twitter.
Steve Jobs Day: il ricordo di Tim Cook
Cook è stato sempre molto legato alla figura di Jobs, non solo per il lavoro fianco a fianco negli ultimi decenni, ma anche per il rapporto confidenziale che si è venuto a creare fra i due. Ogni volta che ne ha l’occasione, come durante la recente celebrazione dei dieci anni dalla morte, quando ha postato su Twitter un collage di video e foto del carismatico co-fondatore della Apple insieme ad una delle sue frasi celebri: “Le persone che hanno passione possono cambiare il mondo in meglio”. Qualche anno fa, in una mail inviata ai dipendenti, di cui riportiamo un sunto, scrisse:
Quale è la sua eredità? La vedo attorno a noi: un incredibile team che racchiude lo spirito dell’innovazione e della creatività. I migliori prodotti sulla Terra, amati dai clienti. Grandi traguardi nella tecnologia e nell’architettura. Una compagnia che solo lui avrebbe potuto costruire, intensamente determinata a cambiare il mondo in meglio.