È stato convocato per oggi alle ore 15 il CdA di Telecom Italia per una riunione destinata a cambiare i destini del gruppo. Tronchetti Provera illustrerà infatti ai vertici Telecom il risultato degli incontri tenuti con News Corp. e da quel momento in poi per l’Italia è attesa una autentica rivoluzione rispetto a quella che è la situazione attuale.
Oggi i titoli Telecom Italia saranno sospesi in borsa: la richiesta è stata avanzata fin da ieri a seguito di un incontro tra Tronchetti Provera e Lamberto Cardia, il Presidente della Consob. Visto e considerato il fatto che le contrattazioni chiudono alle ore 17.30, è possibile che oggi gli investitori non avranno spiragli per muovere i propri portafogli e solo domani la borsa potrà porre il proprio giudizio al riassetto sancito dagli incontri dei giorni scorsi. Reuters conferma tale ipotesi riportando voci anonime vicine ai tavoli della contrattazione: «Telecom Italia farà un comunicato prima dell’apertura del mercato di domani, probabilmente stasera».
Telecom Italia è destinata ad essere strutturata sostanzialmente in 3 parti distinte. Innanzitutto v’è la divisione della Rete dal resto delle attività e quella che è già stata battezzata dalla stampa come Telecom Italia Rete, diverrebbe una società a se stante ad ogni effetto. La cosa darebbe vita innanzitutto allo “scorporo” richiesto a gran voce dai provider italiani, ed inoltre aprirebbe la strada ad una eventuale entrata nella società di quella Cassa Depositi e Prestiti da tempo è indicata come la testa di ponte statale per l’operazione.
L’altra fetta dello spezzatino, quella più golosa, è costituita da TIM: la sezione dedicata alla telefonia mobile potrebbe passare in mano per cifre attorno ai 40 miliardi, il che permetterebbe a Tronchetti Provera di consegnare al mercato una Telecom completamente rinnovata: priva di debiti, figlia dello scorporo e linda dunque da ogni peccato originale. Vari i nomi potenzialmente interessati a TIM: Telefonica, British Telecom e Deutsche Telekom i nomi più ovvi, ma dai rumor spunta anche la Carlyle Group (società di private equity). Verso la cessione, inoltre, Tim Brasile: è Telefonica il gruppo pronto a mettere la firma sotto l’assegno da 6 miliardi destinato ad aumentare la cassa a disposizione di Olimpia nel momento in cui il gruppo dovrà dare il via al nuovo corso.
Per l’Italia il destino è quello di un mercato della telefonia completamente controllato da capitali esteri. I nomi a capo del gruppo non dovrebbero cambiare e Ruggiero dovrebbe rimanere al proprio posto. Per Murdoch l’accordo verterà presumibilmente sulla distribuzione dei contenuti ed i dettagli dell’operazione saranno utili anche a prevedere l’eventuale nascita del “terzo polo” che il gruppo potrebbe voler provare a costruire a partire dalla controllata Telecom Italia Media.