Per quei pochi che ieri hanno avuto la fortuna di godere dello streaming ufficiale dell’evento Apple, per la gran parte del tempo inaccessibile per problemi di trasmissione, il keynote si è aperto con un suggestivo video. Intitolato “Perspective”, il filmato ha mostrato delle scritte in prospettiva, sfruttando sapientemente oggetti e mura di un grande edificio. A poco meno di 24 ore di distanza, monta il caso: la band degli OK Go, famosa sui social network per i loro video originali, ha accusato l’azienda di Cupertino di plagio.
Apple ha scelto questo filmato per comunicare un messaggio, connesso alle novità di iPhone 6 e Apple Watch: «vedere le cose differentemente». In altre parole, il nuovo corso che l’azienda ha scelto per il suo design, con un melafonino dalle forme più grandi e uno smartwatch davvero insolito – e forse non ancora compreso dall’utenza – rispetto alle altre proposte sul mercato. Le immagini in prospettiva, effettivamente, ben rappresentano il concetto che la società ha voluto trasmettere. Peccato, però, che sia montata una polemica che non è destinata a sgonfiarsi facilmente.
Con un intervento sul BusinessWeek, il manager della band Andy Gershon ha accusato la società californiana di plagio. Il filmato sarebbe troppo simile al video di “The Writing’s On The Wall”, brano rilasciato nel giugno del 2014 dagli OK Go, una band che qualche anno fa ha fatto letteralmente impazzire il Web con una coreografia sincronizzata su tapis roulant da palestra. Non è però tutto, perché pare che i musicisti qualche tempo fa avessero cercato di accordarsi con i creativi targati mela morsicata per la realizzazione del video.
Stando a quanto dichiarato, la band avrebbe chiesto aiuto ad Apple per la registrazione del clip musicale, ottenuto il diniego si sarebbero quindi rivolti a 1stAveMachine. Il risultato? 10 milioni di visualizzazioni su YouTube e la vincita di un VMA per i migliori effetti visuali. Per rendere il mistero ancora più avvincente, vi è un altro elemento imprenscindibile per la comprensione: la presentazione di Apple, mostrata ieri in diretta, è stata proprio realizzata da 1stAveMachine. Quanto basta per sollevare l’indignazione di manager, musicisti e fan. Così spiega Gershon:
«Il video parla da solo e ognuno può trarre le proprie conclusioni».
Non è dato sapere se queste accuse sfoceranno in un prosieguo legale della querelle: al momento Apple non ha rilasciato nessun commento ufficiale e il manager, oltre alle dichiarazioni pubbliche, non ha lasciato intendere altre conseguenze. E pensare come, non troppi mesi fa, Jonathan Ive avesse dichiarato alla stampa che “copiare è un furto”. Come andrà a finire?