Dopo mesi di discussioni, prove preliminari e numerose indiscrezioni è ormai ufficiale: OLPC sarà equipaggiato con sistemi operativi Microsoft. Il laptop low cost ideato dalla fondazione guidata da Nicholas Negroponte, per i paesi in via di sviluppo e per l’educazione scolastica, potrà dunque fare affidamento sugli OS di Redmond oltre all’attuale equipaggiamento open source offerto da una versione semplificata di Linux. OX, il computer portatile verde e bianco della fondazione, è dunque ora in grado di supportare anche Windows XP, con l’intento dichiarato di espandere ulteriormente i propri orizzonti.
Secondo Negroponte, la nuova versione dotata del sistema operativo di Microsoft potrebbe aumentare sensibilmente le vendite del laptop a basso costo, limitando le perplessità sollevate sulle effettive capacità del dispositivo dalle istituzioni coinvolte nel progetto. Anche a causa di una certa diffidenza nei confronti dell’attuale sistema operativo open source Sugar, le vendite di OX sono state molto inferiori rispetto alle ottimistiche previsioni di Negroponte. Il guru dell’informatica aveva auspicato la vendita di alcuni milioni del suo laptop low cost in pochi mesi, ma gli ordini complessivi non hanno superato – al momento – le 600.000 unità.
A cominciare dal prossimo mese, gli acquirenti di XO avranno la possibilità di acquistare i laptop della fondazione OLPC con Windows preinstallato o meno. La versione equipaggiata con il sistema operativo del colosso dell’informatica costerà circa 18 dollari in più rispetto alla versione tradizionale: 3 dollari spetteranno a Microsoft per la licenza, mentre i restanti saranno utilizzati per coprire le spese necessarie per alcune modifiche all’hardware del computer. Il prezzo medio di un OX dovrebbe così lievitare a circa 200 dollari, quasi il doppio rispetto al prezzo inizialmente previsto per il laptop solidale.
«Penso che i nostri obiettivi grazie alla decisione e all’accordo con Microsoft saranno ulteriormente potenziati poiché saremo in grado di raggiungere un maggior numero di bambini. Ora ci sono molti più paesi pronti per guardare in direzione di OX, dell’apprendimento collaborativo e delle altre cose per cui ci battiamo» ha dichiarato Negroponte. Nonostante la lunga fase di adattamento attuata dagli sviluppatori di Microsoft, Windows XP non è comunque in grado di utilizzare tutte le potenzialità e le funzionalità concepite per OX. Al momento, infatti, il sistema operativo di Redmond non è compatibile con la funzione “mesh”, concepita per creare piccole reti senza fili in cui gli utenti possano condividere applicazioni e documenti; una opzione particolarmente utile per i piccoli utenti di una medesima classe scolastica, per esempio.
Nonostante le energie profuse in questi anni, il progetto di OLPC mostra ancora evidenti difficoltà e criticità. L’accordo raggiunto con Microsoft potrebbe forse fornire un buon volano per lo sviluppo e l’espansione di OX, che rischia però di perdere parte della propria anima come progetto prettamente educativo, a bassissimo costo e orientato verso i paesi in via di sviluppo. I prossimi mesi con la nuova “opzione Windows” potrebbero rivelarsi decisivi per le sorti dell’intera esperienza portata avanti con determinazione da Negroponte.