Il 2018 è stato un anno relativamente silente per Olympus, ma i prossimi mesi saranno certamente più interessanti per la compagnia che è un nome storico nel campo della fotografia di consumo.
Sul web stanno cominciano a circolare infatti molte voci, comprese cospicue fughe di notizie, circa l’arrivo della nuova ammiraglia OM-D E-M1X, da svelare prima o poi nel corso del 2019. Ma non solo: è ultima anche l’indiscrezione che racconta, finalmente, di un degno successore della serie Pen-F, le mirrorless che Olympus ha aggiornato nel 2016, quasi tre anni fa.
L’azienda pare abbia sottoposto ad un organo regolatore estero il documento per l’approvazione del nuovo modello, un segno di un possibile arrivo entro l’anno. Purtroppo non si hanno elementi intorno alle caratteristiche tecniche di cui la Pen-F 2019 dovrebbe essere dotata, allora meglio riepilogare cosa portava con sé la versione del 2016, come punto da cui partire per ipotizzare migliorie dovute.
La franchigia datata 2016 montava un mirino elettronico da 2,36 milioni di punti, un touchscreen con angolo di inclinazione da 1,04 milioni di punti da 3,0 pollici e un sistema di stabilizzazione dell’immagine a 5 assi. Sarebbe dunque più che dovuto un sensore Micro Four Third aggiornato, così come un salto in avanti dalla risoluzione di 20 megapixel, per prestazioni ISO più elevate, insieme al supporto ai video 4K in confronto all’attuale resa massima da 1080p della Pen-F in vendita.
Non possiamo non citare la necessità di un nuovo sistema di messa a fuoco, visto che quello della proposta odierna, un AF con rilevamento del contrasto, è solido ma non eccezionale. In un panorama che vede la concorrenza offrire una soluzione ibrida con focale e rilevamento di fase su sensore, Olympus deve fare la sua mossa, senza indugiare oltre.