L’OMS, cioè l’Organizzazione Mondiale della Sanità, dopo aver dichiarato per anni che l’uso del cellulare e delle tecnologie wireless in genere non era fonte di rischio per la salute, fa marcia indietro affermando che l’eccessiva esposizione alle radiazioni elettromagnetiche emesse dai cellulari o dai dispositivi wireless, potrebbe aumentare il rischio di contrarre tumori. La notizia ha subito fatto il giro del mondo e la rete è stata invasa immediatamente di richieste di approfondimenti da parte della gente, preoccupata per le affermazioni dell’OMS.
Ma cosa ha portato l’Organizzazione Mondiale della Sanità ad affermare che il wireless può far male alla salute? Il cambio di linea, è dovuto a un’attenta analisi di tutti gli studi disponibili sugli effetti dei campi elettromagnetici sulla salute dell’uomo. L’OMS alla fine ha dunque deciso di classificare i campi elettromagnetici e radiofrequenze come “forse cancerogeni”.
La dicitura “forse cancerogeni” è importante perché indica un preciso livello di pericolosità. Questa scala prevede 5 livelli: “cancerogeno”, “probabilmente cancerogeno”, “forse cancerogeno” “non classificabile” e “probabilmente non cancerogeno”.
Dunque appare chiaro che l’OMS ha in realtà fatto suonare solo una sorta di campanello d’allarme per tenere alta l’attenzione sui possibili effetti nocivi sulla salute dell’uomo dei campi elettromagnetici.
Questo anche perché gli stessi esperti dell’OMS hanno dichiarato di non poter quantificare esattamente i rischi in quanto non ci sarebbero sufficienti dati e studi al riguardo.
In questa situazione la parola chiave è “prevenzione“, cioè cercare di ridurre l’esposizione all’uso degli apparecchi radiomobili il più possibile, magari utilizzando l’auricolare per le chiamate.
Per quanto riguarda le antenne di telefonia mobile, ripetitori in genere e dispositivi wireless, l’OMS non sembra particolarmente preoccupata in quanto questi apparecchi generano un’esposizione molto inferiore a quella che si avrebbe utilizzando un cellulare e dunque sono meno pericolosi.
In ogni caso gli esperti dell’OMS non hanno ancora le idee molto chiare in quanto non è un dato certo come possa agire negativamente un campo elettromagnetico sulla salute dell’uomo. Proprio per questo verranno effettuati nuovi studi e analisi.