Per l’ennesima volta il mondo della tecnologia è al centro di una nuova campagna legale basata su un paio di brevetti e puntata contro i grandi nomi alla ricerca di risarcimenti pecuniari sostanziosi. Il nome al centro della vicenda è quello della Xpoint Technologies di David Wang. Dall’altra parte della barricata siedono invece Intel, Microsoft, Hewlett-Packard, Dell, Acer, Toshiba ed altri ancora.
Le violazioni contestate riguardano i brevetti 7,024,581 e 7,430,686 («Data Processing Recovery System and Method Spanning Multiple Operating System») aggiudicati l’uno nel 2006 e l’altro nel 2008. Nella fattispecie l’idea protetta è quella del “One Button Restore“, e nello specifico la denuncia concerne le tecnologie FarStone’s RestoreIT e Acronis True Image usate da Intel.
Una copia del documento di denuncia è disponibile online (pdf). Se il nome Xpoint è sconosciuto ai più, il numero uno Frank Wang non perde invece tempo per far emergere il proprio ricordando di aver lavorato in IBM (confermata in questi giorni, peraltro, come il gruppo che anche per il 2008 ha registrato il maggior numero di brevetti) all’interno del team che ha sviluppato il primo personal computer del gruppo. A quanto pare Intel avrebbe approcciato la Xpoint nel 2002 per ottenere una licenza per sfruttare la tecnologia brevettata. Le trattative, in fase di stallo per lungo tempo, sarebbero poi tramontate lasciando Intel senza licenza e la Xpoint senza clienti.
Una soluzione verrà cercata ora dalla Corte Distrettuale del Delaware, presso cui la denuncia è stata consegnata da poche ore. La richiesta è la solita: una non meglio precisata somma in risarcimento dei danni pregressi ed il blocco delle tecnologie in violazione (leva fondamentale al fine di raggiungere il primo obiettivo).