OnePlus 7 Pro e Redmi K20 Pro, scontro al vertice

La Top 10 di AnTuTu per il mese di maggio è guidata dal OnePlus 7 Pro, ma il primo posto della classifica di giugno verrà occupato dal Redmi K20 Pro.
OnePlus 7 Pro e Redmi K20 Pro, scontro al vertice
La Top 10 di AnTuTu per il mese di maggio è guidata dal OnePlus 7 Pro, ma il primo posto della classifica di giugno verrà occupato dal Redmi K20 Pro.

Il OnePlus 7 Pro è lo smartphone più veloce al mondo secondo i risultati del noto benchmark AnTuTu relativi al mese di maggio 2019. Il primato avrà però una breve durata perché in cima alla top 10 di giugno ci sarà il Redmi K20 Pro. Questo modello non è purtroppo disponibile in Italia, dove invece si può acquistare il Redmi K20, rinominato come Mi 9T.

AnTuTu è un benchmark sviluppato dall’omonima software house cinese che permette di testare le prestazioni degli iPhone e dei numerosi smartphone Android. La classifica più recente è stata ottenuta dopo aver effettuato i test su 1.000 unità per ogni modello Android nel periodo compreso tra 1 e 31 maggio 2019. Il punteggio finale è quindi una media, non quello più alto per ogni smartphone. Il benchmark esegue una sequenza di test per determinare la velocità di CPU, GPU e RAM. Nella top 10 ci sono quattro modelli con processore Snapdragon 855 (OnePlus 7 Pro, Xiaomi Mi 9, Xiaomi Black Shark 2 e LG V50 ThinQ 5G), quattro con processore Exynos 9820 (Samsung Galaxy S10+, S10 5G, S10 e S10e) e due con processore Kirin 980 (Huawei P30 e P30 Pro).

AnTuTu top 10 (maggio 2019)

Come anticipa la stessa software house, nella top 10 di giugno ci sarà il nuovo Redmi K20 Pro. Infatti il produttore cinese ha pubblicato su Twitter il punteggio ottenuto per il suo top di gamma (388.803) che dunque sostituirà il OnePlus 7 Pro in vetta alla classifica.

Il Redmi K20 Pro supera il OnePlus 7 Pro di quasi 15.000 punti, nonostante la presenza dello stesso processore. Ciò è dovuto principalmente alla minore risoluzione dello schermo (2340×1080 pixel contro 3120×1440 pixel). Si tratta ovviamente di benchmark sintetici, quindi le effettive prestazioni devono essere valutate nell’uso reale.

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