A distanza di sei anni dalla fondazione, OnePlus ha deciso di entrare nel mercato delle smart TV. La nuova OnePlus TV, annunciata insieme al OnePlus 7T, sarà disponibile in due versioni dal 28 settembre. La differenza è dovuta unicamente al numero di altoparlanti integrati. Non è prevista al momento la vendita in Europa.
OnePlus TV possiede cornici molto sottili e un ampio schermo da 55 pollici con risoluzione 4K. Il pannello QLED ha una gamma colore NTSC del 120% e supporta le tecnologie Dolby Vision e HDR10+. Il processore Gamma Color Magic permette di ottenere immagini di elevata qualità indipendentemente dalla sorgente. La connettività è molto completa: WiFi 802.11ac, Bluetooth 5.0 e quattro porte HDMI 2.0, una delle quali con supporto eARC. Sono inoltre presenti tre porte USB (2.0 Type-A, 3.0 Type-A e Type-C).
Entrambi i modelli (Q1 e Q1 Pro) offrono una potenza audio di 50 Watt e il supporto Dolby Atmos. OnePlus TV Q1 ha quattro altoparlanti statici, mentre OnePlus Q1 Pro ha una soundbar motorizzata che fuoriesce dalla parte inferiore quando si accende la TV. All’interno ci sono quattro altoparlanti frontali full-range, due tweeter frontali per gli alti e due woofer posteriori per i bassi. La base del modello più economico viene venduta a parte. Il telecomando è molto semplice e integra una batteria che può essere ricaricata tramite porta USB Type-C.
Il sistema operativo è ovviamente Android TV 9.0 (aggiornamenti garantiti per tre anni) con supporto Chromecast, Google Assistant e Amazon Alexa. Sono disponibili YouTube, Google Play Movie, Amazon Prime Video e vari contenuti per il mercato indiano. L’app OnePlus Connect permette di usare lo smartphone come un telecomando. La funzionalità Smart Volume Control riduce automaticamente il volume della TV quando arriva una chiamata e lo ripristina al termine.
I prezzi sono 69.900 rupie (OnePlus TV Q1) e 99.900 rupie (OnePlus TV Q1 Pro), pari a circa 905 e 1.295 euro, rispettivamente. Il produttore cinese lancerà la smart TV in Europa dopo aver sottoscritto gli accordi con i fornitori di contenuti.