Online gli aerei non decollano più

Tradizionalmente Gennaio è il mese in cui più di tutti si registra un'impennata nell'acquisto di biglietti aerei. Il 2009 però segna un netto calo in questo trend. Il 58% in più di ricerche è infatti comunque una cifra del 42% inferiore rispetto al 2008
Online gli aerei non decollano più
Tradizionalmente Gennaio è il mese in cui più di tutti si registra un'impennata nell'acquisto di biglietti aerei. Il 2009 però segna un netto calo in questo trend. Il 58% in più di ricerche è infatti comunque una cifra del 42% inferiore rispetto al 2008

Come segnala il Wall Street Journal, le ricerche fatte online per voli internazionali sono crollate del 42% rispetto all’anno scorso, cosa che indica come probabilmente anche la spesa per la prenotazione di tali voli sia crollata. Ma non tutte le destinazioni hanno perso terreno allo stesso modo.

Solitamente Gennaio è uno dei mesi migliori dell’anno per la prenotazione di voli: il periodo post-natalizio è sempre caratterizzato da una grande impennata nei voli e il 2009 non sta facendo eccezione, solo che guardando l’aumento in prospettiva ci si rende conto di come si tratti di cifre nettamente inferiori rispetto ad un anno fa. In tutto il settore crescono unicamente le ricerche per le vacanze all inclusive (i pacchetti più convenienti), ma tale aumento «è comunque minore del calo del resto dei voli» dichiara Robin Goad di Experian.

L’aumento del 58% di ricerche che si è registrato intorno alle settimane del 27 dicembre e del 3 gennaio non deve dunque trarre in inganno. Le agenzie di viaggio stanno già tagliando personale e così i tour operator, mentre le compagnie aeree hanno nettamente ribassato i costi di volo. In particolare hanno molto risentito di tale crisi i voli verso gli Stati Uniti (-52%) e verso i paesi dell’Euro (-44,8%).

Hitwise ha compilato una precisa statistica sulle destinazioni (scelte dai navigatori britannici) che in tutto l’anno più hanno risentito della crisi e su quelle che invece sembrano essere degli ottimi succedanei.

  • Turkey: -24.6%
  • Dubai: -27.1%
  • Thailand: -32.2%
  • Australia: -32.8%
  • South Africa: -32.9%
  • Caribbean: -34.6%
  • Italy: -41.2%
  • Portugal: -41.7%
  • Spain: -42.8%
  • France: -45.4%

La Turchia perde meno di tutti ma, se si valutano i risultati positivi, il 2008 ha visto solo 5 destinazioni aumentare le proprie richieste grazie alla vicinanza con la Gran Bretagna, all’assenza dell’euro oppure grazie alla convenienza della loro economia.

  • Norway: +30.9%
  • Denmark: +20.3%
  • Brazil: +19.5%
  • Morocco: +2.1%
  • Cuba: +1.2%

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