Prosegue a ritmo serrato il percorso indicato dall’agenda digitale italiana per le startup. Tanti gli attori anche istituzionali in campo: il ministero dello Sviluppo, che dovrà definire i criteri degli incubatori, la Consob che sta lavorando sul crowdfunding, le Camere di Commercio, che hanno il compito di seguire le startup nella registrazione (gratuita) al registro delle imprese. Per farlo hanno realizzato una guida online di apprezzabile chiarezza, all’indirizzo startup.registroimprese.it.
Oltre a quella cartacea (PDF), InfoCamere ha pensato così di creare una guida online per illustrare meglio criteri e opportunità della legge 221/2012. Nel sito si possono scegliere quattro percorsi: la legge sulle startup innovative; i requisiti necessari per accedere; come creare una startup partendo da una semplice idea; il confronto tra la propria azienda già esistente e la possibile trasformazione in startup.
Con il classico schema ad albero, il sito accompagna il visitatore lungo tutte le curiosità che si possono avere sul tema. Si va dalle definizioni ai vantaggi delle startup (in favore della startup innovativa sono previste una serie di esenzioni, agevolazioni fiscali e deroghe al diritto societario). E si specifica una cosa molto importante, la deadline per le società già costituite: se un’azienda è nata prima del 19 dicembre 2012, data di pubblicazione della legge, la domanda di iscrizione deve essere presentata entro e non oltre entro il 17 febbraio 2013.
Ricordo che le società già costituite al 18.dic.2012 e in possesso dei requisiti hanno FINO AL 17 FEBBRAIO per trasformarsi in #startup
— Alessandro Fusacchia (@FusacchiA) 25 gennaio 2013
I requisiti – frutto del lavoro della task force di Corrado Passera al ministero e poi leggermente modificata in senso più ampio durante i passaggi parlamentari – sono spiegati molto bene: il 51% di persone fisiche e diritti di voto, l’età non superiore ai 4 anni, il limite di bilancio a 5 milioni di euro nell’ultimo esercizio, e le altre caratteristiche premianti come le componenti di ricercatori, i brevetti, le finalità innovative.
In caso si rispettino questi criteri e si voglia procedere all’iscrizione, bisogna costituire una società di capitali, dichiarare l’inizio attività e richiedere l’iscrizione alla sezione speciale delle start-up innovative del Registro delle Imprese.
Il sito mostra anche passo dopo passo la compilazione della domanda di iscrizione alla sezione speciale, tramite lo strumento online del registro delle imprese, valido per chi ha già costituito una società e che prevede l’uso della firma digitale tramite una smart card o una Token Usb.
Insomma, uno strumento davvero utile e ben realizzato per riassumere un argomento di sempre difficile spiegazione, che ha il compito di dipanare i dubbi e indirizzare le startup verso la modulistica e i procedimenti corretti senza perdersi nei meandri della Rete.