Uno studio del Pew Research Center conferma un sospetto che ormai si aveva da tempo: molte persone, soprattutto tra i giovani adulti, sono connesse a Internet senza uno scopo preciso. La Rete è diventato un luogo comune, un modo per ingannare il tempo. Con tutte le conseguenze che la cosa comporta.
Pare proprio che gli americani navighino perlopiù per divertirsi e passare del tempo, insomma. Secondo il campione (2.260 persone) alla base della ricerca, ogni giorno il 53% di tutti i giovani dai 18 ai 29 anni sono online senza un motivo particolare, e l’81% di tutti gli adulti giovani in questa fascia di età ha confessato di aver utilizzato internet per questo motivo almeno una volta. Risultati più radicali di quelli registrati, in un sondaggio simile, nel 2009, a riprova di una tendenza all’apatia dei nativi digitali: non si cerca nella rete un’utilità, ma più semplicemente un luogo. I numeri di chi ha più di 40 anni e fino ai 64 anni, infatti, sono già decisamente differenti, e restano attorno al 25%, fino al 50%.
Lo studio prova anche a scovare alcune ragioni di questa evoluzione. Secondo i ricercatori, la banda larga e i social network hanno aumentato fortemente il consumo di video e di condivisioni con altre persone, strumenti e atteggiamenti che spingono ad un uso “leggero” di Internet.
Ma le conseguenze sono ben più importanti: questa tendenza significa che il Web sta sostituendo gradualmente le forme e le tecnologie più consolidate di intrattenimento e di ricreazione. Oggi si gioca, ci si informa, si ascolta la radio, si guarda la trasmissione preferita, facendo sempre la stessa medesima cosa: restando online.