Onlive sembrava essere la più grande promessa rivoluzionaria per il mondo delle console: nutriva grandi ambizioni, portava sul mercato un principio rivoluzionario, cresceva circondata di grande fiducia. Un nome nuovo a sfidare Xbox e PS3? Qualcuno ci volle credere, accreditando Onlive di grandi prodigi e sicuro destino. Qualcosa si è però improvvisamente inceppato e, altrettanto improvvisamente, la storia ha cambiato direzione: Onlive è formalmente morta e risorta nel giro di poche ore, affondata in una situazione ancora del tutto confusa e dalla quale ne uscirà profondamente cambiata. Per sempre.
La promessa di Onlive era altisonante fin dalla prima ora: rivoluzionare il mondo del gaming facendo affidamento sul cloud computing, spostando l’elaborazione su server centralizzati per poi relegare al client semplici compiti di riproduzione in streaming delle immagini. Una visione di questo tipo avrebbe modificato rapidamente il modo in cui si accede al gaming ed avrebbe spostato gli equilibri attuali, rendendo inutile la potenza della PS3 o la crescita della Xbox poiché entrambe surclassate da una nuova filosofia. Quando tutto sembrava pronto a decollare, però iniziano i primi gravi scricchiolii. Si inizia a parlare di bancarotta, si ipotizza la grande cessione, ci si chiede se il gruppo possa essere di fronte ad un bivio.
Cosa sia successo non è ancora chiaro, ma ognuna delle strade delineate sembra essere stata in parte percorsa. La bancarotta è la scintilla che ha fatto traboccare il vaso: il gruppo avrebbe sovrastimato il proprio impatto sul mercato, dotandosi di troppi server a supporto di un piccolissimo numero di utenti attivi. L’esito non è stato però in una richiesta di soccorso secondo le tradizionali procedure di fallimento, ma si è comunicata piuttosto la continuazione delle attività sotto nuova proprietà. La conferma sarebbe giunta dalla stessa Onlive, la quale avrebbe notificato la presenza di nuovi investitori e di un nuovo quadro societario a garanzia della continuità di servizio nei confronti dell’utenza già abbonata. Al momento non è dato sapersi nulla più a tal proposito, né in relazione ai termini del passaggio di consegne, né in quanto ai nomi dei nuovi acquirenti.
Non è chiara neppure la situazione per il team Onlive: perso ogni diritto sulle stock option, il posto nel gruppo sarebbe stato garantito per il futuro, ma a questo punto il grosso interrogativo è proprio sul futuro. Nei prossimi giorni la situazione dovrà essere chiarita e sarà quindi possibile capire se Onlive, la grande promessa del mondo del gaming, possa continuare a stupire o se il tramonto finanziario sia giunto senza che alcuna rivoluzione abbia mai visto l’alba.
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