Steve Perlman, numero 1 del gruppo Onlive, lancia l’atteso annuncio: iniziano ufficialmente le prenotazioni per la console Onlive. Al costo di appena 99 dollari è possibile entrare in possesso dell’elegante packaging contenente la micro-console ed il controller d’ordinanza, frutto del lavoro di 8 anni da parte di un team che ormai ammonta a 200 dipendenti.
Il concetto di Onlive è stato spiegato nei mesi passati con insistenza: non una normale console, ma un piccolo device di basso profilo che delega i compiti più onerosi a server remoti per limitarsi a fungere da traduttore per proiettare in streaming le immagini del gioco sullo schermo televisivo. Il gaming è in questo caso figlio diretto del concetto di cloud, ove il cuore dell’infrastruttura è all’interno di potenti server farm e dove i device in mano all’utenza fungono soltanto da semplici interfacce di collegamento. La console è acquistabile negli Stati Uniti al prezzo di 99 dollari e le distribuzioni inizieranno il 2 dicembre.
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Il particolare concetto di Onlive è basato altresì su un completo ripensamento dell’industria del gaming. Sparisce, ad esempio, il supporto fisico che oggi è alla base di tutte le maggiori console sul mercato. Con la distribuzione online, inoltre, si aprono le porte ad una offerta in abbonamento nel quale l’accesso al gioco è possibile grazie ad abbonamenti periodici o a tariffe per l’acquisto completo del titolo desiderato.
Una volta ottenuta la licenza, inoltre, il gioco è accessibile da qualsiasi device in grado di accedere al servizio. Steve Perlman ha spiegato che la micro-console sarà presto affiancata dagli accessi da Pc e Mac, prevedendo inoltre una prossima offerta in grado di portare il concetto Onlive direttamente all’interno delle tv in distribuzione (come oggi avviene ad esempio per i decoder per il digitale terrestre, o come Google e Sony hanno inteso il concetto di Google Tv prevedendo direttamente nello schermo l’hardware ed il software necessari).
Tra i primi giochi a disposizione figurano nomi quali Aliens vs. Predator, Assassin’s Creed II e Mafia II: l’elenco è destinato ad arricchirsi a mano a mano che l’utenza aumenterà sul sistema ed i prezzi sono oggi nell’ordine dei 5/6 dollari per un accesso di 3 giorni o di 20/50 dollari per una licenza senza limiti di tempo. La qualità grafica è fissata fin da subito sui 1080p a 60 frame al secondo, qualcosa per cui è necessario avere almeno una connessione da 5mbps per non rischiare un’esperienza di gioco priva della necessaria reattività.
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I punti interrogativi sono però molti. Quanta utenza è in grado di reggere un sistema simile che nutre comunque ambizioni di alto livello? Onlive potrebbe essere sorpassato dalle console dominanti appena il cloud gaming inizierà a farsi un mercato interessante? Il servizio è in grado di restituire un’esperienza di gioco sufficientemente qualitativa per un mercato esigente come quello dei videogame? Il tempo delle domande sta per finire e dopo lunghi anni il progetto sta per vedere definitivamente la luce.