La forte svalutazione del rand sudafricano nei confronti del dollaro sta rendendo difficoltoso, per la popolazione locale, acquistare dispositivi tecnologici provenienti dall’estero, da paesi come gli Stati Uniti o la Cina. In un contesto di questo tipo si inserisce il progetto messo in campo da Onyx Connect, startup con sede a Johannesburg capace di raccogliere 10,8 milioni di dollari in finanziamenti per dare il via alla produzione e alla commercializzazione in tutto il continente smartphone economici basati sul sistema operativo Android.
Si parla di device con specifiche hardware di fascia bassa (una fotocamera dalla risoluzione non meglio specificata e 1 GB di RAM), proposti sul mercato al prezzo di circa 40 dollari, dunque un esborso accessibile anche a coloro che invece non possono permettersi telefoni più costosi. La distribuzione prenderà il via entro 12-18 mesi e interesserà, oltre al Sudafrica, anche paesi come l’Etiopia. Alcune componenti saranno importate dalla Cina, ma la progettazione e l’assemblaggio degli smartphone sarà locale, così come la fabbricazione della scocca esterna e di altre parti. L’iniziativa contribuirà inoltre a creare più di 600 posti di lavoro.
Offrire dispositivi Android economici in un territorio dove una parte consistente della popolazione non ha mai effettuato un accesso a Internet costituisce un’opportunità concreta anche per Google. Il continente africano rappresenta un mercato dalle grandi potenzialità, dove prendendo in considerazione il market share relativo ai browser il gruppo di Mountain View si trova oggi a fronteggiare una concorrenza feroce: il 39% degli utenti preferisce affidarsi a Opera per le sessioni di navigazione online, mentre solo il 32% sceglie Chrome (fonte StatCounter Global Stats).
Fidelizzare nuovi utenti all’ecosistema del robottino verde significherebbe allargare ulteriormente il proprio raggio d’azione, fornendo loro servizi online e creando una nuova base per generare profitti dall’advertising.