Buone notizie per quei piccoli comuni che si trovano nelle così dette “aree bianche” del Paese (aree scarsamente popolate). Open Fiber ha fatto sapere di aver aperto la commercializzazione dei servizi di connettività in fibra ottica con velocità sino a 1 Gbps. I piccoli comuni come le grandi città Italiane, quindi, potranno accedere ad una serie di servizi di valore aggiunto ottenibili solo attraverso soluzioni a banda ultralarga.
Il primo Comune delle “aree bianche” in cui è stata avviata la commercializzazione dei servizi basati sulla fibra ottica è Castel Giorgio (TR), in Umbria. La rete è stata realizzata all’interno del Piano Banda Ultra Larga avviato da Infratel Italia, società in house del MISE. Tutti e tre i bandi pubblici per la realizzazione e la gestione di un’infrastruttura in fibra ottica in oltre 7000 comuni italiani sono stati aggiudicati a Open Fiber.
La commercializzazione dei servizi sarà progressivamente disponibile in un numero crescente di comuni nelle 17 Regioni interessate dai primi due bandi. La commercializzazione dei servizi era già stata avviata in via sperimentale da Open Fiber a fine 2018 ed è oggi attiva in 70 comuni.
L’infrastruttura in fibra realizzata da Open Fiber rimarrà di proprietà pubblica e sarà gestita in concessione per 20 anni da Open Fiber, che ne curerà anche la manutenzione. Il piano di cablaggio di Open Fiber in Umbria coinvolgerà 190 mila unità immobiliari in 77 comuni della Regione. L’investimento complessivo è di circa 55 milioni.
Open Fiber è un operatore wholesale only. Questo significa che non vende direttamente servizi di connettività ma si occupa solo della rete. L’accesso ad Internet, commercialmente parlando, sarà offerto dai suoi partner. Gli utenti interessati non dovranno far altro che contattare un operatore, scegliere il piano tariffario e navigare.