Open Fiber ha ottenuto un nuovo importante riconoscimento. Questa volta, però, non riguarda il suo progetto di digitalizzazione del territorio italiano quanto le sue politiche di benessere organizzativo. La società si è aggiudicata un attestato di merito nell’ambito dell’evento Welfare Awards, promosso da Easywelfare.
Un riconoscimento molto importante che evidenzia l’attenzione della società verso tutti i suoi dipendenti. Open Fiber ha lanciato da due anni il portale Open Welfare, per dare la possibilità a tutti i colleghi di convertire il premio di risultato in flexible benefit. Open Welfare rappresenta infatti il cuore dinamico del sistema di welfare aziendale che offre un impianto molto ricco di servizi per tutti i dipendenti: dalle misure di caring, come l’assicurazione sanitaria estendibile esercitando l’opzione premium, fino a misure “salva tempo”, come ad esempio la possibilità di effettuare la dichiarazione dei redditi direttamente in azienda avvalendosi di professionisti qualificati.
La forza del progetto Open Welfare dipende dalla partecipazione attiva della comunità di Open Fiber che è chiamata, anche attraverso survey mirate, a suggerire i servizi da inserire nel portafoglio di offerta, al fine di rendere il Piano Welfare sempre più vicino alle proprie esigenze. Tutto questo si aggiunge alle misure di work-life balance e caring previste per i dipendenti e le famiglie, con particolare attenzione ai temi della genitorialità, tra cui l’ampliamento dei permessi per paternità obbligatoria, l’incremento della retribuzione per il congedo parentale in aggiunta a quanto già erogato dall’INPS e più flessibilità per gestire le malattie dei figli. Sono stati inoltre introdotti anche permessi e ferie solidali: una prova di responsabilità e di generosità per tutti i lavoratori, che potranno offrirli ai colleghi per la gestione di situazioni familiari complesse.
Un investimento dell’azienda sul benessere dei dipendenti che è stato accolto con soddisfazione. Infatti, il conversion rate del premio di risultato di quest’anno è stato del 46% contro il 27% del 2018. Un alto tasso di adesione se si pensa che la media della conversione delle aziende nel settore delle telecomunicazioni nazionali non ha superato il 9% nel 2018.