Viene da un’azienda italiana l’ultima sfida al monopolio Microsoft: Zucchetti, leader italiano nei settori del software per commercialisti e delle procedure paghe per consulenti, aziende ed associazioni di categoria, ha lanciato una campagna per promuovere l’utilizzo di piattaforme alternative a quelle del colosso di Redmond.
Domenico Zucchetti, il presidente del gruppo, ha dichiarato nel corso di una conferenza stampa che «Microsoft può costituire un pericolo non solo per gli utenti, ma anche per gli Stati», in quanto il monopolio di fatto significa meno concorrenza, meno investimenti per ricerca e sviluppo, meno posti di lavoro e, infine, meno ricchezza. «Serve dunque lo sviluppo di una comune piattaforma tecnologica standard alternativa e aperta che ha trovato negli standard di Internet, oltre che in Linux, Apache e Java i suoi punti di riferimento», ha concluso Zucchetti. Il gruppo Zucchetti dichiarava ad ottobre 2002 più di 450.000 procedure installate presso 50.000 clienti su tutto il territorio nazionale.
Proprio in questi giorni, negli Stati Uniti, Microsoft sta affrontando un procedimento intentato da Sun Microsystems, la casa produttrice del linguaggio Java. Sun accusa Microsoft di abuso di posizione dominante per aver inserito in Windows una versione antiquata di Java costringendo gli sviluppatori a scegliere piattaforma alternative, prima fra tutte Microsoft .NET