OpenDNS ha annunciato di essere arrivata a servire l’1% di Internet con i sui servizi di DNS. Dietro a una percentuale che sembra risicata in realtà si nascondono più di 18 milioni di persone che sfruttano questo potente servizio.
Il DNS spesso passa inosservato ma è fondamentale per la navigazione in quanto permette di convertire le URL scritte nel browser negli indirizzi che identificano i siti Internet che intendiamo consultare. Ma le potenzialità di OpenDNS sono però ben maggiori, fungendo da importante strumento per il blocco dei contentuti indesiderati, protezione da phishing e scam, blacklisting di domini indesiderati, correzione nei caratteri delle URL mal scritte e può servire anche per gestire tracking e statistiche.
Fornire un servizio all’1% degli utilizzatori di Internet è un risultato di successo ancor più evidente di fronte ai nuovi attori agguerriti che si sono imposti sul mercato come nel caso di Google che fornisce un servizio di DNS gratuito.
La pecca maggiore del servizio rimane quindi la scarsa conoscenza delle potenzialità alla maggior parte degli utenti tradizionali. La crescita di OpenDNS appare quindi estremamente legata alla capacità di stringere partnership con grandi aziende e scuole e potenziare i servizi di controllo del traffico Web facendo ad esempio leva sull’interesse per i genitori di salvaguardare i figli dai pericoli del Web (sull’onda dei parental control o filtri famiglia).