Secondo il principio di Network Neutrality, e in rispetto degli accordi sanciti dalla FCC (Commissione Comunicazioni Federali degli Stati Uniti), i fornitori di servizi di connettività non devono fare distinzione tra i diversi pacchetti dati che trasmettono all’utenza, garantendo così a tutti, indistintamente, le stesse modalità di distribuzione e accesso per quanto riguarda le informazioni circolanti in rete.
Le cose potrebbero però cambiare, stando a quanto rivelato dal Wall Street Journal in merito a OpenEdge, nuovo progetto di Google.
Il colosso di Mountain View starebbe infatti cercando di stringere accordi con i principali provider statunitensi al fine di ottenere una corsia preferenziale per la distribuzione dei propri contenuti, ovviamente in cambio di un cospicuo pagamento.
Questo porrebbe di fatto fine al globale rispetto, fino ad oggi mai venuto meno, del sopra citato principio di Net Neutrality.
Nuovo passo per avvicinare gli utenti alla fruizione dei servizi o inizio di un’era tecnologia caratterizzata da una rete a due velocità?