È arrivato il nuovo OpenOffice. La suite open source per la produttività da ufficio, primo e diretto rivale del noto Office di casa Microsoft, giunge alla release 3.1 dopo che dall’Ottobre del 2008 la 3.0 ha già messo a segno la cifra record di 50 milioni di download. Se il “gratis” continua a rimanere la linea guida del mercato della suite, i miglioramenti funzionali continuano però ad essere la direttrice che pilota la crescita qualitativa del prodotto. Il PLIO (Progetto Linguistico Italiano OpenOffice.org) notifica ora la disponibilità della versione italiana della suite, disponibile al download per Windows, Linux, MacOS X e Solaris.
Spiega la comunicazione ufficiale del PLIO: «La novità più importante e più facile da notare è la completa riscrittura del modulo per la visualizzazione degli elementi grafici sullo schermo (circa mezzo milione di linee di codice), che apporta – grazie all’antialiasing – un evidente miglioramento della qualità, e influisce sul modo in cui le immagini vengono visualizzate durante il trascinamento e i testi selezionati vengono evidenziati, e permette di effettuare la sopralineatura del testo».
Ma le novità assolute della versione 3.1 sono altre ancora, così suddivise per le varie applicazioni:
- Writer (gestione dei testi)
- Miglioramento delle note di commento, che permettono di aggiungere le risposte
- Integrazione del correttore grammaticale, fornito come estensione
- Uso dei paragrafi come titoli o sottotitoli nell’indice, per i documenti complessi
- Calc (gestione dei fogli di calcolo)
- Autocompletamento guidato delle formule, che mostra la sintassi da usare
- Nuove funzioni e miglioramento di numerose funzioni già esistenti
- Miglioramento della funzione di ordinamento
- Rimozione di alcuni “colli di bottiglia” per le prestazioni
- Aggiunta del cursore per l’ingrandimento alla barra di stato
- Rinomina dei singoli fogli con un doppio click
- Chart (gestione dei grafici di analisi)
- Posizionamento flessibile degli assi, soprattutto per uso scientifico e scolastico
- Gestione flessibile dei dati numerici “mancanti” all’interno delle serie
- Impress (gestione delle presentazioni)
- Pulsanti per le dimensioni delle font
- Base (gestione dei database)
- Evidenziazione della sintassi SQL
- Implementazione semplificata delle applicazioni macro
- Internazionalizzazione e Localizzazione
- Miglioramento del supporto per i testi bidirezionali
- Nuove localizzazioni: Maltese, Shuswap (Canada), Birmano e Tok Pisin (Papua)
Il commento inaugurale della release è lasciato a Italo Vignoli, Presidente dell’Associazione PLIO: «OpenOffice.org 3.1 è un passo in avanti importante nell’evoluzione della suite, che ha raggiunto – con la versione 3.0 – un traguardo significativo sul mercato italiano, dove il numero mensile dei download ormai supera regolarmente quello delle vendite di nuovi PC. Questo significa che OpenOffice.org viene utilizzato da un numero sempre maggiore di utenti, sia individuali sia all’interno delle aziende, perché risponde alle loro esigenze sia sotto il profilo delle funzionalità sia sotto quello della qualità e dell’affidabilità». Sono i numeri a parlare per OpenOffice. E la release 3.1 ha intenzione di scrivere un nuovo ed ulteriore capitolo dell’avventura open source della suite.