Una ricerca indipendente condotta dallaClickStream Technologies ha esaminato le abitudini di 2400 adulti americani connessi ad Internet al fine di vagliare l’utilizzo di applicativi per la produttività gratuiti quali Google Docs e OpenOffice. Nonostante Microsoft Office regni incontrastato, la suite per ufficio OpenOffice è risultata essere cinque volte più popolare rispetto a Google Docs.
Tra tutti gli applicativi tenuti sotto osservazione, OpenOffice è risultato il più popolare con una percentuale di adozione pari al 5%; inoltre, nell’arco di tempo posto sotto esame e che parte da maggio fino a novembre 2008, l’applicativo è stato utilizzato per una media di 8,7 giorni (9,3 minuti al giorno), generando una media di 548 click per utente. Google Docs è risultato essere il secondo applicativo più utilizzato, seppure la percentuale di adozione sia stata solamente dell’1%; l’applicativo di casa Google è stato utilizzato per una media di 1,5 giorni (3,4 minuti al giorno), generando una media di 40 click per utente.
Particolarmente interessante appare l’utilizzo congiunto tra i due applicativi gratuiti e Microsoft Office: il 68% di chi utilizza Google Docs o Google Spreadsheets continua anche a sfruttare le funzioni offerte dalla suite di casa Redmond, segno di come Google Docs sia ancora da considerare un prodotto stand-alone. Al contrario, solamente il 26% degli utenti OpenOffice ha avuto accesso anche alla controparte targata Microsoft, segno di come il prodotto open source sia da intendersi come una vera e propria alternativa.
Non a caso Steve Ballmer aveva recentemente indicato OpenOffice e StarOffice come i due veri seri concorrenti da combattere, giudicando le funzioni offerte da Google Docs ancora troppo limitate e primitive. La posizione dominante di Office dovrebbe inoltre trovare presto una ulteriore consacrazione attraverso il lancio di Office Web, una versione semplificate delle suite Microsoft pensata per funzionare come servizio online (un vero e proprio anti-Google Docs, quindi).