OpenX ha una nuova guida. Il suo nome è Tim Cadogan e l’ultima voce nel suo curriculum è quella di Global Advertising Marketplaces presso Yahoo. OpenX (ex-OpenAds) è una piccola start-up molto ambiziosa che intende inserirsi nel crescente mondo dell’advertising in rete proponendo una visione alternativa rispetto alle realtà esistenti. Il tutto in salsa open source.
La vicenda di Tim Cadogan è per certi versi peculiare. Egli infatti ha lasciato Yahoo 6 settimane or sono, ovvero poco dopo il terremoto causato dall’offerta pubblica di acquisto avanzata da Microsoft, dopo 5 anni di onorato lavoro presso l’azienda di Sunnyvale. In concomitanza con il suo arrivo OpenX sposta il baricentro delle proprie attività da Londra a Los Angeles, il tutto con una mossa strategica volta ad accentuare la dedizione del gruppo al mercato advertising USA come volano verso la realtà internazionale.
Cadogan nel suo primo post sul blog del nuovo gruppo esprime innanzitutto il proprio entusiasmo per aver abbracciato la nuova avventura. OpenX è un gruppo con risorse umane ridotte (30 unità) ed importanti investimenti (20 milioni raccolti in due tornate), 30.000 publisher affiliati in oltre 100 nazioni, e il nuovo CEO già vede ulteriori forti margini di crescita: «ha il potenziale per penetrare il mercato dell’advertising attraverso una genuina, trasparente e partecipativa infrastruttura per editori, inserzionisti e ad networks».
L’accento si sposta quindi sull’anima del progetto, ovvero nella community: Cadogan chiama a raccolta quanti intendono contribuire alla crescita del progetto e promette massimo impegno per supportarne il lavoro. AllThingsD riprende soprattutto una frase dal discorso introduttivo del neo-CEO: «Non avete mai realmente visto un modello open source realmente applicato agli spazi promozionali fino ad ora…». Di qui in poi la storia è ancora tutta da scrivere.