La software house norvegese ha rilasciato Opera 38 per Windows, Mac e Linux. Questa versione del browser include il Power Saving Mode, una funzionalità che consente di ridurre al minimo il consumo della batteria e quindi incrementare l’autonomia dei notebook. La modalità di risparmio energetico, finora disponibile in Opera Developer e Beta, offre un altro vantaggio: la temperatura del laptop è più bassa durante le sessioni di navigazione intensive.
Opera è meno diffuso di Chrome, Firefox e Internet Explorer, ma include diverse funzionalità esclusive, tra cui un ad-blocker, una VPN e appunto il Power Saving Mode. Quest’ultima viene sfruttata quando il notebook non è collegato all’alimentazione di rete. Accanto alla barra degli indirizzi viene mostrato il simbolo di una batteria. Un clic sull’icona apre la finestra in cui è presente lo switch per attivare la modalità di risparmio energetico.
In base ai test effettuati da Opera, il Power Saving Mode incrementa la durata della batteria fino al 50% (rispetto a Chrome), se l’utente attiva anche l’ad-blocker integrato. Il browser riduce l’attività delle schede in background, i plugin non utilizzati e le animazioni dei temi sono messi in pausa, il frame rate dei video viene ridotto a 30 fps, viene forzato l’uso dell’accelerazione hardware per i codec e lo scheduling JavaScript risveglia meno volte la CPU.
Un positivo “effetto collaterale” del Power Saving Mode è la riduzione della temperatura. Durante le sessioni di navigazione con numerose schede aperte, il processore si surriscalda, le ventole ruotano più velocemente e, in casi estremi, il sistema operativo va in crash. Le probabilità che ciò accada sono inferiori se viene attivata la modalità di risparmio energetico, in quanto la temperatura è oltre 3 gradi più bassa del normale.