La software house norvegese ha annunciato la disponibilità di una nuova versione del browser per desktop. La principale funzionalità inclusa in Opera 41 per Windows, Mac e Linux è denominata “smarter startup sequence“. Grazie ad alcune importanti ottimizzazioni, la sequenza di avvio è stata notevolmente migliorata, riducendo di oltre l’80% il tempo di apertura del browser. Altre novità riguardano i consumi, l’uso della CPU e il newsreader.
Da oltre dieci anni, le impostazioni predefinite di Opera prevedono il ripristino della sessione precedente all’avvio del browser. Ciò comporta l’apertura di tutte le schede, un’operazione che richiede molto tempo se l’utente ha visitato numerosi siti web. La nuova sequenza di startup tiene conto della priorità. Opera 41 aprirà prima le schede usate più recentemente e quelle bloccate, mentre alle altre verrà assegnata una priorità via via decrescente. In base ai test effettuati dall’azienda si può ridurre il tempo di caricamento fino all’86% con 42 schede aperte (da 63,5 a 8,6 secondi con partenza a freddo e da 40,5 a 5,7 secondi con partenza a caldo). Il video seguente mostra il test con 12 schede:
Quando l’utente attiva la modalità di risparmio energetico, Opera rileva quale codec può essere accelerato in hardware e sceglierà quel codec durante le videoconferenze via WebRTC. Se non viene trovato nessun codec, il browser ridurrà la risoluzione del video. Ciò permette di ridurre il carico sulla CPU e il consumo della batteria nei notebook.
Anche i video pop-out gestiti in precedenza dal software, sono ora accelerati in hardware, riducendo l’uso della CPU fino al 30%. In Opera 41 sono stati infine apportati diversi miglioramenti al newsreader, come la cronologia della navigazione, l’anteprima della fonte e la possibilità di aggiungere la fonte inserendo l’indirizzo della pagina.