Martedì scorso (11 Dicembre) Opera Software, produttrice del noto browser, ha chiamato Microsoft nei tribunali europei, accusandola di concorrenza sleale in quanto associa il suo browser (Internet Explorer) con il proprio sistema operativo.
La storia è vecchia, ma c’è un’interessante novità fra le richieste di Opera Software.
Nella denuncia, consegnata alla Commissione Europea mercoledì, si afferma che Microsoft sfrutta la sua posizione dominante nel mercato PC desktop, non solo vendendo assieme i due prodotti ma anche rendendo difficile l’interoperabilità non seguendo gli standard.
Opera chiede alla Commissione di forzare Microsoft a slegare il connubio Windows+IE, o di includere altri browser come pacchetto standard del proprio sistema operativo (questa è una proposta forte!). Richiede inoltre che Microsoft aderisca agli standard con Internet Explorer.
La questione del bundling è vecchia, ma quella degli standard è molto interessante. Di certo non è per imperizia che Internet Explorer è sempre stato distante dall’aderenza totale agli standard, e se Microsoft fosse condannata a seguirli gli sviluppatori Web potrebbero tirare un sospiro di sollievo!
Il portavoce in Bruxelles di Microsoft si è limitato ad argomentare che in passato gli utenti hanno tratto beneficio dall’integrazione dei due prodotti (e magari anche della non aderenza agli standard?).
Vediamo come si svilupperà. Questa causa potrebbe non sfociare nella solita versione “N” per il mercato europeo (certe sentenze mi paiono prive di utilità pratica), ma ad un Internet Explorer standard compliant!