La software house norvegese sviluppa due browser per Android che riducono la quantità di dati da scaricare, il caricamento delle pagine e il consumo di banda, grazie alla tecnologia di compressione implementata tramite i suoi server. Gli utenti mobile però usano sempre meno i browser, preferendo svolgere le attività principali con app specifiche. I piani tariffari degli operatori telefonici prevedono ancora un tetto mensile, quindi può tornare utile un tool che comprime tutto il traffico Internet, denominato Opera Max.
L’applicazione ancora in fase beta, quindi l’azienda ha rilasciato la prima versione solo per gli utenti degli Stati Uniti, tra i quali cerca volontari che dovranno testare il funzionamento di Opera Max sui propri smartphone Android (è richiesta almeno la versione 4.0 Ice Cream Sandwich). Nelle prossime settimane, l’accesso all’app verrà esteso alle altre piattaforme e agli altri paesi. Dato che l’uso della beta è a numero chiuso, gli utenti interessati dovranno entrare nella Community su Google+, aderire alla fase di test e scaricare Opera Max dal link indicato, che porta al Google Play Store.
Il tool utilizza una VPN (Virtual Private Network) per misurare l’uso dei dati sullo smartphone. Quando Opera Max viene attivato, tutte le richieste non criptate sono inviate ai server dell’azienda norvegese, sui quali viene effettuata la compressione di video, immagini e pagine web. La privacy degli utenti è garantita, in quanto vengono raccolte solo le informazioni sui dati usati e salvati. Il “risparmio” dipende ovviamente dal tipo di contenuti. Tuttavia, Opera sottolinea che l’app tiene conto solo delle richieste HTTP. Se l’utente usa prevalentemente app che sfruttano HTTPS, ad esempio Facebook, e altri protocolli come UDP, non si otterrà nessun beneficio.