Opera mette il turbo alla pubblicità online

Tramite la piattaforma Open Mobile Ad Exchange, l'azienda norvegese permetterà agli inserzionisti di gestire meglio la pubblicità su Opera Mini
Opera mette il turbo alla pubblicità online
Tramite la piattaforma Open Mobile Ad Exchange, l'azienda norvegese permetterà agli inserzionisti di gestire meglio la pubblicità su Opera Mini

Opera si apre agli inserzionisti. Opera Software, l’azienda che produce Opera Mini, il popolare browser per dispositivi portatili, ha annunciato la piattaforma Open Mobile Ad Exchange, che aggiunge funzionalità cloud, entrando di fatto del mercato pubblicitario. E lo fa potendo contare su una base di circa 66.5 milioni di utenti che usano Opera Mini, il browser più diffuso sui telefonini.

Grazie alla nuova piattaforma, Opera Mobile permetterà agli editori di massimizzare le proprie entrare da applicazioni e contenuti semplicemente utilizzando gli JavaScript incorporati nelle pagine web. Gli inserzionisti avranno specifico controllo sulla monetizzazione delle pubblicità veicolate sul network.

Gli inserzionisti, inoltre, potranno raggiungere un ampio pubblico usando Opera Mini oppure altri browser, perchè gli annunci non verranno visualizzati nell’interfaccia del browser, ma come pubblicità vere e proprie. In pratica, una piattaforma completamente dedicata all’advertising, facile da implementare, e con possibilità per editori e sviluppatori mai avute per poter gestire e ottimizzare i ricavi.

Queste le parole di Lars Boilesen, CEO di Opera Software:

Abbiamo passato gli ultimi dieci anni a costruire un browser mobile che offrisse una grande esperienza utente. Ogni inizia un nuovo capitolo della nostra società, potendo aiutare editori, sviluppatori e operativo di telefonia mobile a guidare i loro proventi mettendoli in contatto e coinvolgendo un pubblico di livello mondiale. Sia che tu voglia monetizzare un sito gratuito o un’applicazione oppure aumentare la visibilità dei contenuti, Open Mobile Ad Exchange fornisce un unico punto di accesso e controllo.

Photo credit: Johan Larsson

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